Petilli, poker di presenze al Giro d’Italia «Farò il regista, ma avrò il mio spazio»

Il trentenne di Bellano alla quarta partecipazione alla corsa rosa che scatta domani. «All’Intermarché non abbiamo un capitano designato e ognuno potrà dimostrare il suo valore»

L’ultima volta, ed era il 2021, alla fine fu 44°. Sabato, per la quarta volta nella sua carriera, Simone Petilli sarà al via del Giro d’Italia. Bellanese, 30 anni compiuti proprio ieri, il corridore dell’Intermarché-Circus-Wanty è ormai a buon diritto uno degli uomini d’esperienza della sua squadra, tant’è che, se gli si chiede di ritagliarsi un ruolo per la corsa in rosa che scatterà con la cronometro di Fossacesia Marina, è lui stesso a rispondere in modo netto: «Cercherò di fare da regista. Vediamo come andrà a finire».

«La mia condizione è al 100%»

La preparazione, e lo dice con un pizzico di soddisfazione, «sinceramente è andata bene. Ho fatto tutto come avrebbe dovuto essere fatto. Le gare in avvicinamento sono andate nel giusto modo e ho passato quattro settimane in Sierra Nevada, due prima il Giro di Sicilia e due dopo. Lì, in altura, si stava benissimo: strade larghe, rispetto per i ciclisti e la possibilità di pedalare fino ai 3mila metri. C’ero già stato in passato e devo ammettere che siamo stati fortunatissimi».

Il ritorno nel Lecchese domenica, pochi giorni per famiglia e amici e, mercoledì, di nuovo in viaggio fino a Pescara, sede del pre-ritiro.

«Mi sono fermato a casa giusto il tempo per rifare le valigie e per rivedere il lago. Ora, per un mesetto, ancora via, concentrato al massimo sul Giro», afferma Petilli pensando a una corsa in rosa tutta da vivere.

«Questo - prosegue - sarà il quarto Giro cui prendo parte. Il primo anno fu sicuramente speciale; ora, che ho un po’ di esperienza in più in questo genere di corse, sono soddisfatto di esserci arrivato al 100% della condizione e, dunque, proverò a farmi trovare pronto qualora capitasse l’occasione giusta, vivendo la corsa tappa per tappa. A livello di squadra non abbiamo un uomo di classifica e, dunque, ci daremo una mano l’un l’altro, senza un capitano designato fin dall’inizio. Sulla strada, insomma, ognuno potrà far vedere il suo valore».

«Subito alla prova con la crono»

Partendo dal presupposto che «sarà un bel Giro d’Italia», Petilli indica nella «lotta tra Evenepoel e Roglic» il probabile tema dominante da qui a Roma.

Questo, al netto di qualche outsider che, nell’eterna lotta tra i due, possa trovare il modo di inserirsi: «Tante volte si guardano troppo tra di loro. Di pretendenti ce ne sono tanti, il livello è alto e, dunque, qualcuno potrebbe inserirsi e, alla fine, vincere».

Il via arriverà con una cronometro di 19,6 chilometri: «Mi piace sia così. Ci si mette subito alla prova e ognuno romperà il ghiaccio facendo vedere la sua reale condizione», conclude.

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