Giro d’Italia: oltre 75 chilometri sulle strade lecchesi

Il percorso nel Lecchese comincerà da Colico, dove i ciclisti arriveranno direttamente da Morbegno. Quindi l’ascesa ai 660 metri di Parlasco dai 202 di Bellano, il passaggio in Valsassina, a Lecco, la salita del Ravellino e la volata in Brianza

L’attraversamento della provincia di Lecco, al chilometro 15 dei 144 su cui si sviluppa la tappa numero 18 del Giro d’Italia 2025, inizierà a Colico. In cima al lago, dunque, dove i corridori arriveranno direttamente da Morbegno, sede della partenza della frazione che porterà gli atleti ancora in gara dalla Valtellina fino alla Brianza, a Cesano Maderno, in provincia di Monza Brianza.

Una tappa pedalabile quella presentata in apertura di settimana al pubblico, con l’ascesa ai 660 metri di Parlasco dai 202 di Bellano (una salita da 7,6 chilometri di lunghezza, con pendenze dal 6,2 all’11%) a rappresentare il momento più duro. Lì, infatti, sarà posto il primo gran premio della montagna di giornata, iscritto tra quelli di seconda categoria. Da quel punto in avanti il paesaggio della Valsassina sarà protagonista tra Cortenova, Primaluna per arrivare al Colle Balisio a quota 725 metri sul mare; prima di iniziare la discesa che da Ballabio porterà dritti in quel di Lecco, ecco dunque il secondo gpm, questa volta di terza categoria.

Giovedì 29 maggio, insomma, il Giro non farà mancare di farsi ammirare da queste parti. Prima di dirigersi verso la sede dell’arrivo, ci sarà spazio per gli attraversamenti di Pescate e Galbiate, con l’ultima salita del Ravellino (7,9 chilometri di sviluppo per raggiungere lo scollinamento a 598 metri; si tratterà del terzo gpm di tappa, anch’esso di terza categoria) a dare qualche scossetta per poi salutare Santa Maria Hoé, Sirtori e Monticello Brianza, puntando a quel punto sul Monzese.

Oltre 75 chilometri sulle strade della provincia di Lecco, dunque, per quella che è definita una frazione di riposo. Il Colle Brianza e Sirtori, nel mondo del professionismo, non possono certo spaventare, specie perché la cinquantina di chilometri finale è assolutamente piatta e, dunque, un finale in volata è la conclusione senza dubbio più probabile guardando alle ultime battute del percorso.

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