Giro d’Italia di nuovo in Valtellina, cauto ottimismo

Doppia tappa del Giro d’Italia 2025 in Valtellina a fine maggio, Gigi Negri non solo ci spera, ma ci crede nonostante qualche ostacolo da superare.

Mostra un cauto ottimismo il direttore del Consorzio turistico media Valtellina da sempre fautore e anima della Corsa rosa in provincia di Sondrio nonché referente provinciale del movimento cicloturistico, dopo il doppio sopralluogo a Morbegno e Bormio da parte dello staff tecnico dell’organizzazione del Giro. Un gruppo di una ventina di esperti Rcs dei vari settori capitanati dal direttore di corsa Stefano Allocchio, che tra lunedì sera e ieri ha visitato Bormio e Morbegno, le due località candidate dall’amministrazione provinciale per il Giro 2025.

«I sopralluoghi sono andati bene - dice Negri -, anche se c’è qualche aggiustamento da fare. A Bormio, dove lo staff tecnico è salito già lunedì pomeriggio, e dove la tappa dovrebbe arrivare c’è qualche difficoltà a causa della presenza dei molti cantieri per le Olimpiadi. Ma sono certo che si tratta di ostacoli superabili e che riusciremo a sistemare tutto per garantire un arrivo perfetto».

Differente il caso del capoluogo della Bassa valle da dove la carovana rosa dovrebbe prendere il via il giorno successivo. Qui di aggiustamenti da fare non ce ne sono. «Morbegno dà meno problemi - conferma Negri -: la partenza da piazza Sant’Antonio è una garanzia».

Sull’esito finale, in attesa della presentazione ufficiale del percorso del Giro in programma l’11 novembre a Roma, Negri non vuole sbilanciarsi troppo. Forse anche per una forma di scaramanzia. «Io però sono ottimista di principio - dice il direttore del Consorzio - e non posso non esserlo proprio adesso. Anche perché queste candidature arrivano alla fine di un percorso partito da lontano per valorizzare le sedi delle gare olimpiche, lo stesso che ci ha consentito di organizzare la fantastica tappa di Livigno». Un arrivo di tappa quello nel Piccolo Tibet che, come ha ricordato lo stesso presidente della Provincia Davide Menegola, è stata la più vista dell’intero giro con oltre 3 milioni di soli ascolti televisivi.

La scelta di candidare Bormio e Morbegno per il 2025 - «la Provincia crede nell’enorme potenziale del cicloturismo» ha detto il presidente Menegola - mira a coinvolgere tutto il territorio provinciale, anche in vista dell’evento olimpico di Milano-Cortina 2026. «Avere l’arrivo a Bormio e il giorno dopo la partenza da Morbegno è una cosa molto bella - dice Negri senza neppure usare il condizionale -. Il Giro si porta dietro dalle 2.000 alle 2.500 persone che si fermano a dormire su tutto il territorio. Per noi sarebbe un indotto incredibile che si ripaga ampiamente dell’impegno economico per ottenere le tappe».

I sopralluoghi nelle due località hanno consentito allo staff di Rcs anche di salutare le istituzioni coinvolte nel progetto. «Sono state visite molto interessante» dice Negri. Il passaggio del Giro in Valtellina dovrebbe essere in programma nell’ultima settimana di maggio, sul finire delle fatiche ciclistiche. Ora non resta che attendere il responso degli organizzatori. Qualora, come Negri è fermamente convinto, saranno trovate le soluzioni per superare le difficoltà dei cantieri in Alta valle - «la volontà di tutti c’è» - la Valtellina potrebbe essere di nuovo fra i protagonisti della presentazione di novembre a Roma. Un altro biglietto da visita da spendere a livello nazionale ed internazionale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA