Chiavenna eliminata: «Ma ragazzi d’oro»

Hockey divisione I. Il presidente Martocchi dispiaciuto però determinato. «Visti anche i problemi di campo, fatto il massimo». Intanto il mercato bolle

«Non nascondo che un misto di tristezza e delusione per la sconfitta, mi è uscita, e penso ci stia, perché l’optimum sarebbe stato arrivare in finale e giocarsela. Però, è andata così. Ogni partita ha un vincitore e un vinto. E, soprattutto, le semifinali sono a sé. Partite toste, durissime, in cui o escono i valori di una squadra o escono i problemi. Forse per noi sono usciti i problemi».

A dirlo è Arturo Martocchi, da due anni alla guida dell’Hockey club Chiavenna, in veste di presidente, e che se il primo anno ha dovuto lavorare al riassetto societario conseguente al cambio di direzione e alla ricomposizione, non facile, della squadra, quest’anno ha scontato grandi difficoltà legate al clima e alla mancanza del ghiaccio a Chiavenna, a inizio e fine stagione. Tant’è che le prime tre partite in casa sono state giocate a Vicosoprano, a introito quasi zero, l’ultima, quella di sabato col Piné a Sesto San Giovanni, dove non c’è stato il pubblico sperato, con un intermezzo anche a Madesimo.

«É stato un anno complicato; però, al di la della delusione per le ultime due partite, sono molto soddisfatto, perché i ragazzi hanno dato il massimo». Intanto il mercato bolle e sembra che ci siano state richieste per l’allenatore e il portiere.

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