Sport / Sondrio e cintura
Venerdì 11 Maggio 2018
C’è la nuova palestra di roccia
«Struttura unica per Sondrio»
Struttura all’avanguardia in località Sassella alle porte della città. Quindici nuove vie per ogni esigenza. Più un ponte tibetano e la casetta Cai.
Da queste parti a moschettoni, corda, scarpette e magnesite si dà del tu. E da queste parti, non a caso, si è scritta la storia di questa specialità così amata soprattutto dai giovanissimi. E da sabato scorso, oltre alle già innumerevoli proposte di arrampicata, da queste parti c’è un nuovo ombelico del mondo per i climber in Valtellina. Sabato scorso, infatti, è stata inaugurata la nuova palestra di roccia in località Sassella a Sondrio con 15 nuove vie che rispondono ad ogni esigenza: dal principiante fino al grado 7b in un’area di oltre 3.400 metri quadrati.
È una parete di roccia attrezzata in tutta sicurezza che sorge accanto a quella aperta nel 2009, arricchita da un ponte tibetano e da una palestra tirolese, casetta per il Cai Valtellinese che gestirà l’area, parcheggio pubblico, due servizi e una fontanella esterna.
«La nostra città è capoluogo alpino, una connotazione non solo geografica, ma che assume valore anche attraverso la promozione delle sue peculiarità, tra cui gli sport di montagna – spiega Omobono Meneghini assessore allo Sport del Comune di Sondrio -. La palestra di roccia permetterà a tutti gli appassionati e anche a chi ancora non conosce questa disciplina, di avvicinarsi all’arrampicata all’aperto e in mezzo al verde».
«Inauguriamo il completamento della palestra di roccia: dopo un primo lotto realizzato nel 2009, è un’infrastruttura sicuramente unica nel panorama provinciale sia per estensione sia per la qualità dell’intervento – prosegue l’assessore ai lavori pubblici Michele Iannotti -. I lavori hanno interessato un’area di 6.800 mq di cui: 3.400 mq hanno visto un intervento di messa in sicurezza mentre nei restanti 3.400 ci sono state opere di pulizia nonché la realizzazione della nuova palestra. Un intervento del costo di 150 mila euro a cui si aggiunge la realizzazione di un parcheggio pubblico e della casetta Cai, opere nate in accordo con il privato».
«Una palestra in stile europeo che ha tutti i servizi e serve per prepararsi, allenarsi e cimentarsi con molte delle condizioni che la montagna può presentare. È un luogo di preparazione che è poi lo scopo di qualsiasi corso Cai: insegnare alle persone ad andare in montagna in sicurezza» afferma Paolo Camanni, neo presidente Cai Valtellinese. «È un sogno che coltivo da molti anni, grazie all’amministrazione comunale e a tutti quelli che hanno collaborato alla realizzazione di quest’opera. La superficie di arrampicata è stata più che triplicata e arricchita da un ponte tibetano e da una palestra tirolese» conclude Camillo Della Vedova, presidente della scuola di Alpinismo Luigi Bombardieri.
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