Sport / Circondario
Lunedì 26 Settembre 2016
Cardinio, è un rientro con l’amaro
«È vero il Lecco ha faticato troppo»
L’attaccante sperava in una prova sua e della squadra migliore in quel di Bolzano: «Rispetto all’inizio siamo cresciuti ma non basta, serve lavorare. Anch’io sono in ritardo»
Il suo ritorno in campo è stato atteso per tre lunghe settimane, ma Fabio Cardinio sognava tutt’altro tipo di debutto nel nuovo Lecco. La sua unica apparizione in questa nuova stagione era stata praticamente perfetta, con il gol qualificazione messo a segno nella prima partita di Coppa Italia a Olginate. Un gol che sembrava spazzare via tre mesi di dubbi, paure e incertezze sul futuro del Lecco.
Poi tre lunghe settimane, per via di quella maledetta squalifica post playoff, con altrettante domeniche passate in tribuna a fare il tifo per i suoi nuovi compagni. In attesa del debutto che è arrivato domenica a Bolzano.
Non è andata al meglio e Fabio è stato pure sostituito al 17’ della ripresa, per far spazio al giovane Nicolas Parravicini. Un po’ a dimostrazione che la condizione atletica, dopo tre domeniche in tribuna, è tutta da ritrovare e che una partita intera nelle gambe ancora non c’è.
Ma, al di là di questo, Cardinio è spiaciuto per una sconfitta che ha spento sul nascere l’entusiasmo ritrovato grazie al successo sul Ponte San Pietro Isola.
«Secondo me - commenta Fabio dopo la gara persa al “Druso” al 93’ - li abbiamo messi lì per buona parte della partita. Non abbiamo fatto male nell’impostazione di gioco, ma è vero che abbiamo fatto fatica. Negli ultimi metri non riuscivamo a far salire la squadra, ma bisogna lavorare. Si vede che si sta sentendo il mese di ritardo con cui abbiamo iniziato. Io soprattutto lo sento. Era la mia prima partita e ne ho risentito tanto».
L’intera intervista su La Provincia di Lecco in edicola martedì 27 settembre
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