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Giovedì 22 Marzo 2018
Caos contro la Pro Patria
Altri due mesi a Di Nunno
Il presidente ha patteggiato la squalifica e 1.670 euro di multa per le sue dichiarazioni post partita - Il numero uno bluceleste aveva accusato la società varesina di aver “comprato” l’arbitro Monaco di Termoli
Martedì l’udienza, ieri la sentenza. Paolo Leonardo Di Nunno, presidente del Lecco, è stato condannato a due mesi di squalifica e a 1.670 euro di multa. Altri 1.670 euro sono andati alla società da lui rappresentata.
Si conclude così la triste vicenda del dopo gara di Lecco-Pro Patria dove dal risentimento contro un arbitraggio giudicato negativo, si è passati dalla parte del torto, a opera del presidente, accusando la Pro Patria di aver “comprato” il signor Giacomo Monaco di Termoli e di aver condizionato in tal senso la gara.
Il signor Monaco, più che in termini di regolamento (le decisioni ci potevano anche stare, a interpretare alla lettera il regolamento), ha mancato in quanto a buon senso e a interpretazione della gara. Bertani probabilmente poteva non essere espulso, Cavalli manco, il rigore era dubbio e così pure la punizione dalla quale era scaturito il momentaneo pareggio. Tutta la conduzione di gara di quello sciagurato 7 gennaio scorso era stata quantomeno criticabile. Ma, con tutta onestà di sospetti di “combine” non ce ne sono mai stati.
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