Sport
Mercoledì 06 Maggio 2015
Cantù e Cancro Primo Aiuto
La solidarietà va sul parquet
La società biancoblù ha deciso di dare pieno sostegno alle tante iniziative che l’associazione brianzola sta portando avanti
Alla Mapooro Arena di Cucciago campeggerà presto il logo di Cancro Primo Aiuto. La Pallacanestro Cantù, infatti, ha deciso di dare pieno sostegno alle tante iniziative che l’Associazione brianzola sta portando avanti.
In particolare per quel che riguarda la raccolta fondi per l’acquisto di un acceleratore lineare per l’Ospedale Niguarda di Milano che partirà nei prossimi giorni. Il “gemellaggio” è stato stretto nei giorni scorsi tra il presidente della società canturina, Anna Cremascoli, e l’amministratore delegato di Cancro Primo Aiuto, Flavio Ferrari.
«Il sodalizio con la Pallacanestro Cantù – ha spiegato Ferrari – ci permetterà di comunicare con una maggiore utenza e ci consentirà di divulgare a più persone chi siamo e cosa facciamo. Così chi avrà bisogno di noi potrà contattarci e usufruire dei nostri servizi. Legarci allo sport, inoltre, come abbiamo già fatto anche con altre società in molteplici discipline, ci sembra un modo semplice ma nello stesso tempo elegante, di affrontare un argomento come quello del cancro che ancora molti tentano di evitare».
«Abbiamo accolto con piacere – ha commentato Anna Cremascoli - la richiesta dell’Associazione Cancro Primo Aiuto e siamo felici di poter scendere in campo insieme a loro in una partita così importante. Invitiamo i tifosi a seguire l’appello del nostro capitano Abass e a sostenere la raccolta fondi di Cancro Primo Aiuto per l’acquisto di un acceleratore lineare per l’Ospedale Niguarda».
La disponibilità della Pallacanestro Cantù si è concretizzata subito: il capitano della squadra, Abass Awudu, 22enne cresciuto sul parquet di Cucciago, ha registrato uno spot, che verrà trasmesso sulle reti lombarde, che servirà a far conoscere la nuova iniziativa che verrà lanciata a metà maggio da Cancro Primo Aiuto: la raccolta fondi per l’acquisto di un acceleratore lineare per l’Ospedale Niguarda di Milano.
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