Canottaggio / Lago
Venerdì 16 Dicembre 2022
Metti un canottiere sulla pista da bob: «Voglio il pass per due Olimpiadi»
IAndrea Panizza tira le somme di una stagione altalenante e segnata dagli stop. Nel mirino la qualificazione per Parigi 2024, ma c’è anche l’idea un po’ matta delle gare invernali.
Non c’è proprio pace per Andrea Panizza. Dopo una stagione di alti e bassi, ma sostanzialmente positiva, il ventiquattrenne atleta azzurro mandellese delle Fiamme Gialle, è di nuovo bloccato per la frattura di una costola. Andrea è ormai diventato un punto fermo al terzo carrello del quattro di coppia senior, campione del mondo 2018, che nel corso degli ultimo quattro anni ha cambiato diversi elementi e che a Tokyo 2020 era dato per favorito al podio, ma è finito solo quinto in finale per un filaremo che ha frenato la sua corsa alla medaglia.
Cosa è successo?
Si tratta di una frattura da stress ad una costola riportata in questi giorni, Non so bene il momento preciso in cui è successo perché il dolore è venuto fuori a distanza, ma sicuramente durante una sessione di allenamento.
Ciò cosa comporterà?
Ero partito per la preparazione invernale con l’intenzione di raggiungere un’ ottima forma per l’anno prossimo, però purtroppo sono stato bloccato da questa frattura che mi terrà fermo circa un mese e mezzo. Non ci voleva proprio questo stop inatteso.
Soprattutto perché interrompe l’andamento di una stagione in complesso molto positiva.
È vero. Questa stagione che va in archivio è stata un po’ altalenante perché a gennaio ho avuto problemi al cuore che mi hanno tenuto fuori per ben sette mesi. Ma nonostante il lungo stop forzato per guarire e ritornare in forma, sono riuscito a recuperare velocemente ed ho partecipato a tutte le competizioni internazionali con il quattro di coppia.
Con ottimi risultati.
Sicuramente. A cominciare dal secondo posto nella Coppa del Mondo. Poi abbiamo vinto il campionato europeo a Monaco di Baviera e chiuso la stagione con la medaglia di bronzo al campionato del mondo di Racice in Repubblica Ceca.
Dopo tante peripezie e la delusione di Tokyo 2020, il vostro quadruplo ha finalmente trovato l’assetto giusto?
Lo scorso anno non eravamo al cento per cento, in quanto più componenti della barca hanno avuto problemi durante la preparazione. In questa stagione le cose sono andate molto meglio. Siamo una formazione giovane e sono molto fiducioso che continuerà sempre a migliorare.
La qualificazione olimpica per Parigi 2024 e dietro l’angolo.
Infatti. Sono ansioso di superare al più presto questo nuovo stop per ripartire più motivato che mai. L’imperativo per il 2023 è quello di strappare il pass per Parigi, a settembre con le qualificazioni in occasione dei Mondiali a Belgrado. Su questo obbiettivo principale sono perfettamente allineati anche tutti i miei compagni di barca.
Accarezzi anche il sogno di abbinare le Olimpiadi estive a quelle invernali. Come procede il progetto bob?
Mi sono avvicinato a questo sport grazie ad un gruppo di miei amici di Mandello, che avevano deciso di provare. Quasi per scherzo ho chiesto di poter partecipare insieme a loro alle prove e fin da subito mi sono trovato a mio agio sia con la squadra che con gli allenatori. Purtroppo al momento il progetto sì è fermato per i vari infortuni che non mi permettono di avere abbastanza tempo ed energie da dedicare a due cose insieme. Però non ho affatto abbandonato l’idea.
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