Calcio / Lecco città
Lunedì 19 Luglio 2021
Zironelli e il Lecco:
«Siamo un cantiere aperto»
Il nuovo mister: «Abbiamo tanti giocatori da valutare, vedremo se la rosa va integrata o sfoltita. Io spero che i giocatori bravi rimangano ma ormai è consuetudine attendere il da farsi, durante il mercato».
Mister Mauro Zironelli comincia la sua avventura. E lo fa con entusiasmo e umiltà. Voglia e pacatezza. Com’è nelle sue corde di allenatore determinato che non ama proclami e non fa l’ “arruffapopolo”. Sa di dover lavorare in un ambiente pieno di pressioni e voglia di vincere. Ma sa anche di farlo nella stagione più difficile, con un patron davvero poco motivato e un po’ deluso dalla piazza, e con una rosa competitiva ma tutta da scoprire, almeno nella sua componente giovane. Più sfide che certezze.
Ma la sua voglia di lavorare supera tutte le difficoltà. «Non vedo l’ora di iniziare – dice alla vigilia del “Via” –. Voglio conoscere al più presto tutti i giocatori a mia disposizione. Parto con tanto entusiasmo. C’è ancora lavoro da fare da parte del diesse Fracchiolla, mancano i particolari e vedremo durante il ritiro se sfoltire, oppure integrare questa rosa di partenza. Saremo una trentina a cominciare, con i tre portieri. Ma vedremo quanti resteremo».
Qual è stato il criterio che ha portato all’allestimento della rosa è presto detto: «Abbiamo tanti giovani da valutare - spiega il tecnico vicentino -. Si è deciso di ringiovanire, da quel che ho potuto vedere, rispetto alla stagione precedente. Dovrò metterci grinta e coraggio da trasmettere ai nostri ragazzi. Il presidente ha dato il massimo delle sue possibilità perché so le difficoltà del momento di tutti, soprattutto sue. E pertanto so che ha fatto davvero tutto quanto poteva. Da capire le sue esternazioni degli ultimi giorni».
Obiettivo? Due stagioni fa era facile dire “migliorare la posizione raggiunta” che era un punto sopra i play-out. Più difficile promettere che il Lecco potrà fare meglio del sesto posto di maggio 2021. Anche perché, nel frattempo, la squadra si è ringiovanita e il campionato si è indurito molto. Almeno sulla carta: «Finché non è ultimata la rosa non si possono porre obiettivi. Ora la squadra è ancora un cantiere aperto. È vero che potrebbe già avere una sua identità, ma la verità è che sapremo solo in ritiro cosa succederà andando avanti. E, dunque, dove potremo puntare. L’importante è non metterci limiti e lavorare sempre al massimo».
Amichevoli? Ce ne saranno. «Sì, so che c’è una con il Monza e una con la Casatese. Ma anche questo sarà un calendario da stabilire strada facendo. Per ora sto limitando queste cose».
Un ritiro più fisico-atletico o più tecnico-tattico? «Chiaro che si privilegerà la parte fisica - spiega Zironelli -, ma non faremo lavori massacranti. Preferisco una squadra omogenea, che faccia un lavoro equilibrato nella parte fisica, tecnica e atletica. Sarà sempre un giusto mezzo durante tutta la stagione. Anche per quanto riguarda la preparazione fisica vorrei tenere la squadra brillante durante il torneo. Non mi piace dare carichi pesantissimi. In questo periodo sì, lo metteremo un po’ il “carico”. Ma durante la stagione vedremo di alleggerirci».
Cauz, Iocolano, Celjak, tanto per citarne alcuni. Resteranno? Zironelli è realista: «Di fronte a richieste, saranno decisioni che prenderà eventualmente la società. Io spero sempre che i giocatori bravi e forti rimangano. Oramai è una consuetudine attendere il da farsi, durante il mercato, per cui io me li godo finché ci sono. Poi il mercato può riservare tutto e niente. Sono abituato a fare quel che si ha con i giocatori che ha messo a disposizione la società. Poi si valuterà quello che manca e quello che è in esubero…».
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