Calcio / Lecco città
Lunedì 26 Luglio 2021
Zironelli: «Già buone le indicazioni
Mi è piaciuto Buso, s’è mosso bene»
Le impressioni del mister bluceleste sulla prima uscita in “famiglia” del Lecco.
È un tipo “smart” il mister del Lecco Mauro Zironelli; uno di quelli che - imperativo in allenamento e gentilissimo fuori dal campo - non perde tempo. Così dopo la prima sgambata “fraterno-fratricida” in famiglia (vincono i titolari 7-0 e che bravo Nicolò Buso...) sale direttamente in tribuna e si porge ai taccuini dei giornalisti, senza buttare via un minuto. Lo si ascolta attentamente - viso con abbronzatura da campo, leggera tensione imperscrutabile - anche perché è la prima volta che con il suo nuovo Lecco (per forza di cose: un cantiere, prima che una squadra) si porge al microcosmo degli addetti ai lavori.
«Sono le prime sedute di allenamento - spiega -; è chiaro che ci vorrà tempo per vedere all’opera la squadra. Ma le prime indicazioni sono state buone. Intanto sono arrivati i gol del 7-0. D’accordo che è solo un allenamento, ma segnare fa sempre bene. Allo spirito e al morale...».
Giù, in fondo al campo, vicino all’entrata degli spogliatoi il patron Paolo Di Nunno è venuto a vedere la sua quinta creatura che a stampa e tifosi appare incompleta (per ora), ma che fa già ragionare sulle possibili dinamiche, tattiche e strategie (anche di mercato).
«Ci sono dei ragazzi, quelli più imponenti fisicamente - argomenta Zironelli - che impiegheranno più tempo a entrare in forma. Le punte Reda, Mastroianni e Petrovic si stanno muovendo bene, ma per loro ci vorrà più tempo. Altri che sono più leggeri e faranno meno fatica. Sì, anche a me è piaciuto Buso. Si è mosso bene; si girava in un fazzoletto. Avevamo provato degli schemi in settimana e i ragazzi li hanno messi in pratica. C’è qualche acciacchetto, ma è normale: abbiamo tutto il tempo per lavorare. E ci sarà anche da sbagliare. Le prossime amichevoli? Il Monza ha rinunciato: ha troppi infortunati. Mi sarebbe piaciuto vederci contro una squadra di categoria superiore, ma avremo dei test con la serie D (Casatese, ndr) e poi la Primavera dell’Atalanta...».
Poi il mercato... «Intanto valutiamo bene quello che abbiamo e abbiamo preso - continua il tecnico veneto -. Ci sono ancora 40 giorni di mercato e c’è tutto il tempo. Non abbiamo grosse carenze, anche perché siamo ventisei giocatori di movimento più quattro portieri. Se ci sarà la possibilità di prendere qualcuno, lo faremo. O faremo con quello che abbiamo. Intanto sono contento che nessuno si sia fatto male...Il Monza ha perso cinque-sei giocatori a inizio preparazione; a me è capitato a Modena: brutto non poter lavorare con tutti sin dall’inizio. I giocatori professionisti che non sono professionali hanno problemi n ritiro: fanno due sedute e si fanno male».
Poi, la squadra. «In mezzo abbiamo giocatori (Masini, Moleri, Lakti, Galli e Lora, ndr) fra i quali puoi pescare tranquillamente».
E infine l’impatto ambientale: «A Lecco mi sto trovando benissimo. Ora la società metterà a posto anche il campo che è molto duro, per via della neve che ha portato via quasi mezzo intaso. Questo provoca mal di schiena. Persino a me che ci cammino solo. Quando c’è un contrasto, mi viene la pelle d’oca: ho paura che qualcuno si possa infortunare. Con lo staff, Andrea Malgrati (il suo “secondo”, ndr), ma anche con gli altri componenti ci stiamo conoscendo e devo dire che c’è un bel clima. Tutta gente tranquilla, alla mano. Dal presidente ai direttori e tutto lo staff. Remiamo tutti dalla stessa parte. Sento che c’è fiducia e questo viene trasmesso anche ai giocatori».
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