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Mercoledì 22 Gennaio 2025
Viviani pronto per nuove sfide:
«La priorità? Allenare all’estero»
Dopo le esperienze in Arabia Saudita, l’ex calciatore cresciuto a Lecco si rimette in gioco: «Preferirei un’altra esperienza fuori dall’Italia. Il Lecco? Fa male vederlo in difficoltà»
Archiviate le ultime esperienze lavorative in Arabia Saudita, rispettivamente sulle panchine di Hatta (nel 2023/24) e Fujairah nella scorsa stagione è tornato nella “sua” Vicenza” il cinquantottenne tecnico originario del Rione Santo Stefano di Lecco, Fabio Viviani. Nato a Lucca, in Toscana, l’ex Milan si è calcisticamente svezzato scorrazzando sui campetti dell’Aurora San Francesco, prima del suo approdo alle giovanili del Como. Insomma da allora di acqua sotto i ponti ne è passata in quantità, non si è però sopito il sacro fuoco esistente nell’animo di Viviani rimasto in fervida attesa di una panchina, che potrebbe arrivare presto.
«In effetti - dice Viviani - non vedo l’ora di poter rientrare nel giro. Io sinceramente preferirei andare all’estero, magari in Europa. Certo, dovessero contattarmi dei club italiani non direi di no, ma ribadisco: allenare fuori dai confini nazionali rimane la mia priorità. Mi piace viaggiare e scoprire nuovi usi e costumi, imparare nuove culture calcistiche». Vinta la Coppa dei Campioni con il Milan di Sacchi (stagione 1988/89), anche se nel suo anno in rossonero Viviani, collezionò la miseria di otto presenze (sei in campionato e due in coppa Italia), Fabio raggiunse l’apice della carriera nel 1997 a Vicenza, in maglia biancorossa vinse la coppa Italia e andò in semifinale di coppa delle coppe contro il Chelsea di Luca Vialli.
«Ho giocato con squadre fortissime - conferma il diretto interessato - Certo, al Milan trionfai in Europa ma nella competizione non fui mai schierato in campo. Una bella soddisfazione giocare con tanti campioni, ma volete mettere la gioia che provai nell’alzare la coppa Italia da protagonista? Direi che non esiste paragone».
Già tecnico di Sambonifaciese in C e Portogruaro e Grosseto in B Viviani ricorda con piacere anche gli anni trascorsi da vice a Palermo, Napoli e Udine: «Maturare esperienze in piazze così importanti è stato un onore. Farle con allenatori dello spessore di Reja, Guidolin e Iachini ancora di più, un percorso formativo che mi servì molto negli anni». E il Lecco? Viviani svela di essere ancora molto legato ai blucelesti: «Sono i colori della squadra della città in cui sono cresciuto. Onestamente dispiace per come stanno andando le cose. Non si è saputo salvaguardare una categoria importante come la B, raggiunta dopo 50 anni. Fa male al cuore, vedere che anche nella categoria inferiore ci siano tante difficoltà». Viviani ha anche visto il Lecco in campionato, lo scorso 4 novembre: «Sono andato al Menti in occasione di VicenzaLecco 1-0 e in realtà la squadra non mi era dispiaciuta. Mi auguro che si sappia riprendere, a tutta la società va un grande in bocca al lupo».
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