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Mercoledì 26 Maggio 2021
Vendita del Lecco
«Per ora, solo parole»
Il vicepresidente Gino Di Nunno oggi ha incontrato il rappresentante della società romana interessata ai bluceleste - «Fornito bilanci e conti della società, non abbiamo parlato di altro. Se entrassero come soci, potremmo fare molto»
Con quello di ieri con i rappresentanti di un imprenditore romano siamo a tre incontri per il futuro del Lecco. Ma le parole stanno a zero. Ora ci vogliono i fatti.
Questa mattina alle 11 a Cormano, sede della Elettronica Videogames della famiglia Di Nunno, un esponente della società romana interessata a entrare nel Lecco è approdato in ditta al cospetto di Paolo Leonardo Di Nunno, insieme all’intermediatore Riccardo Fabbro, nel 2020, fino a dicembre, direttore generale e consigliere dell’Arezzo, società poi retrocessa in serie D.
Gino Di Nunno, infatti, vicepresidente bluceleste, è assolutamente abbottonato: «Siamo al primo incontro – rivela – e l’imprenditore romano, che è espressione di una società con più soci, ha chiesto che il suo nome non venisse svelato, per cui rispettiamo assolutamente la sua volontà. Anche perché per ora non abbiamo parlato di nulla. Abbiamo solo chiarito che la vendita della società non è l’unica opzione, anzi. Se qualcuno entrasse a darci una mano potremmo davvero pensare in grande. Ma siamo ancora lontani da qualsiasi ipotesi».
L’articolo completo su La Provincia di Lecco in edicola domani, 27 maggio
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