Calcio / Lecco città
Sabato 06 Febbraio 2021
«Vedo un derby aperto
Io punto su Iocolano»
L’indimenticato doppio ex da giocatore di Lecco e Como è oggi un allenatore professionista. «Se devo dire per chi tiferò allora mi sbilancio: per chi giocherà meglio... Il Lecco ha uomini importanti e giocatori che possono risolvere da soli».
«Se devo dire per chi tiferò, dico: per chi giocherà meglio. Sono nato e vivo a metà strada fra Lecco e Como; mi sono formato fra i secondi, ma ho vissuto i due anni più belli della mia carriera certamente a Lecco. Indimenticabili. Oggi sono un allenatore professionista e tifo per chi gioca bene; e basta. E di bel calcio me ne aspetto tanto in questo derby».
Alberto Colombo (classe 1974) da Cesana Brianza resta “un’anima (calcisticamente) divisa in due”. In quella “terra di mezzo” del triangolo lariano che guarda a Como e strizza l’occhio a Lecco (e viceversa).
Poi c’è il calcio, tanto calcio. Da una parte...
Ho fatto 10 anni di giovanili azzurre, ho esordito con Burgnich allenatore; ho vinto la C e fatto la B con Tardelli. E sono tornato nel Como più avanti.
E dall’altra...
Quei due anni con il Lecco sono stati stupendi. Prima con Gustinetti e la promozione in C1; poi con Cadregari. Un maestro, come allenatore...
Oggi quell’Alberto Colombo, fra il ’96 e il ’98 colonna bluceleste, smessi i panni del calciatore (in B a Monza, Albinoleffe e di nuovo a Como) è allenatore di alto livello per la categoria.
Dopo aver guidato Pro Patria, Reggiana (sfiorata la B ai playoff, ndr), Sud-Tirol e Vicenza, l’anno scorso ero all’Arzignano (ma prima - 2019 - anche una mezza stagione all’Alessandria, subentrato proprio a D’Agostino -, pilotando i grigi fino ai playoff per la B nelle ultime 12 gare, ndr). Per non fermarmi ho accettato una piazza con poche risorse. Siamo retrocessi pur giocando un buon calcio.
Derby, difficile fare pronostici eh...
Impossibile. Giocano due squadre molto forti; con uomini che possono decidere in ogni momento.
Quello 0-3 dell’andata ricorda tanto...
Sì, ricorda quell’1-3 con Cadregari nel ’98. Che impresa. Dell’andata mi ha stupito il risultato, non che abbia vinto il Lecco. Ha meritato quel risultato giocando bene e mostrandosi superiore. Tra l’altro la stessa cosa si può dire dell’ultima partita ad Alessandria, rigore a parte: i blucelesti hanno giocato bene.
Ma ora, guardando la classifica?
Il Como ha raggiunto una continuità di risultati, un suo assetto e poi ha trovato uomini come Gatto, Terrani, Cicconi. Gente pericolosa, che segna parecchio. Il Lecco pure ha uomini importanti e giocatori che possono risolvere. Iocolano su tutti: lui mi ha dato un dolore ai playoff (per la B del ’14-’15, ndr). Giocava nel Bassano, segnò alla mia Reggiana. Che male... E che giocatore. Oltre alla tecnica ha anche una buona dose di utilità tattica.
A proposito, nel Como c’è Cicconi. Uno che le somiglia.
Sono d’accordo. Cicconi ha qualità e giocate per risolvere. Il Como dopo il cambio di allenatore hanno infilato sette vittorie nelle ultime otto gare. Ma è un campionato che resta aperto; come aperta sarà la partita di domenica. Anche il Como è una squadra che gioca e il Lecco avrà la possibilità di sfruttare quelle “distanze” che l’avversario potrà concedere per mentalità (offensiva, ndr)
Si gioca senza pubblico.
E questo dà l’opportunità ai ragazzi di avere meno tensioni, contribuendo a migliorare il gioco. Deciderà soprattutto la tattica: il 4-2-3-1 del Como da una parte e quello che sceglierà D’Agostino dall’altra (il 3-5-2 visto in Piemonte? ndr).
Tensioni da “derby del Lario”. Ne sa qualcosa?
Ne ho giocati da entrambe le parti. Il giovedì prima di quell’1-3 del ’97, Cadregari ci disse “Domani non ci si allena, andate a svagarvi. Ci vediamo sabato...”. Un folle,un genio. Al ritorno invece (6.000 paganti, ndr) finì 0-0 una gara bruttissima. Nessuno dei 22 riuscì a fare qualcosa. Troppa tensione, appunto.
Benvenuti a Lecco-Como, insomma: state sereni (se ci riuscite).
© RIPRODUZIONE RISERVATA