Sondrio, polemica per l’arbitraggio
E la squadra resta sempre senza mister

Contro la Casatese Merate la Nuova Sondrio ha concluso la quinta gara interna stagionale senza reti all’attivo. In totale è rimasta a secco sette volte in dodici giornate. Partiamo da questo dato per rimarcare su quale aspetto dovrà principalmente lavorare il prossimo allenatore. Al riguardo, nei giorni scorsi sono circolati i nomi più disparati, compresi quelli di Graziani, Amelia e Tacchinardi, ma dalla società non è stato fatto trapelare nulla. Certamente una decisione presto o tardi verrà presa. Interpellato in merito, il direttore sportivo Christian Salvadori ci ha fatto sapere di aver sondato diversi profili e che nessuno dei nomi circolati finora verrà a Sondrio, aggiungendo anche che non ci sono tempistiche certe per l’annuncio.

Per il momento quindi la squadra resta affidata al preparatore atletico Del Nero. Se la fase offensiva rappresenta la nota dolente, la difesa si conferma il punto di forza. Aver impedito alla Casatese Merate di andare in gol pur contando su giocatori come Gningue e Isella e pur avendo concesso ai rivali di giocare gli ultimi 34 minuti più recupero in superiorità numerica per il rosso a Tounkara rappresenta una nota di merito. Gli ospiti hanno avuto due grandi opportunità colpendo un palo e costringendo Rodriguez a un grande intervento. Normale che questo accada quando di fronte si ha una delle formazioni più attrezzate del campionato.

La partita giocata sabato alla Castellina è stata condizionata da un paio di episodi iniziali che probabilmente hanno inciso sul piano gara preparato da Tommaso Del Nero, per lui seconda uscita in panchina e secondo pareggio di fila. Due infortuni nei primi 14 minuti hanno costretto ai cambi forzati di Infantino (4’) e Busti (15’) sostituiti rispettivamente da Muletta e Ferreira. Da sottolineare a margine anche la direzione arbitrale divenuta tema di discussione dopo il 90’ minuto. Alla Nuova Sondrio non è piaciuta la gestione della partita da parte del signor Motefiori e al termine sono arrivate a caldo le recriminazioni del presidente Michele Rigamonti. «Non essendo la prima volta, mi vedo costretto a intervenire pubblicamente, con educazione, nel rispetto dei ruoli ma anche con fermezza. Già in passato si sono verificate situazioni al limite, ma in certi campionati è inammissibile avere arbitraggi cosi inadeguati alla categoria», le sue parole. «Lo stesso rispetto che diamo sempre, di rimando lo pretendiamo. È poco tollerabile una gestione della gara in questo modo, specialmente quando oltre a evidenti errori nella gestione dei cartellini, c’è anche una mancanza di rispetto nei confronti dei ragazzi in campo. Non mi interessa delle ripercussioni che possono generare, perché qui nessuno chiede nulla, se non uniformità, imparzialità e uguaglianza di trattamento», ha concluso Rigamonti.

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