Questo Lecco adesso
non deve più porsi limiti

La squadra bluceleste sta vivendo un gran bel momento e lascia ben sperare per il resto della stagione.

Il Lecco non si ferma più. Quando pensi che si sarebbe rilassato, dopo la salvezza conquistata contro la Giana. Quando pensi che contro il Renate avrebbe rischiato di pagare la stanchezza di una rincorsa lanciata con l’arrivo di De Paola in panchina . Quando rifletti sul fatto che, comunque, è un manipolo di giovani che si conoscono da pochi mesi, alcuni da poche settimane, allora pensi che, tutto sommato, la salvezza e un posto tra i primi dieci è già tanta roba. Macché.

Il Lecco va a Renate e vince con merito. Gioca, picchia, le prende e le dà. E se subisce, come avvenuto in alcuni frangenti della gara, si butta in avanti per far capire che “l’offesa è la miglior difesa”. Come una delle migliori squadre esperte. Insomma, un Lecco che stupisce per personalità, capacità di lottare e per l’impressionante facilità con la quale va in gol.

Tre fatti, almeno altri due sfiorati. Certo, rimangono le sbavature dietro, che avrebbero anche potuto indirizzare la gara sul 3-3. Ma non sarebbe stato giusto. Perché durante tutti i 96’ (anzi 98’ contando anche i due di recupero del primo tempo), è stato sempre davanti, non solo nei gol, ma soprattutto nel gioco: corto e compatto dietro; veloce e micidiale davanti.

Se poi quelli che inserisci durante la gara si comportano come fossero titolari navigati, Vasic su tutti, allora capisci che questa squadra non ha limiti.

Può ancora perdere, perché non è uno squadrone. Ma ha le qualità morali per vincerle tutte. Soprattutto per divertirsi fino alla fine e oltre… Ovvero nei playoff. Chi vorrebbe incontrare questo Lecco alla “Tre Moschettieri”, questi blucelesti che sono “uno per tutti e tutti per uno”? Poche squadre, ve lo assicuriamo.

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