
(Foto di Sandro Menegazzo)
I blucelesti sono riusciti nella non facile impresa di rimettere in carreggiata la squadra brianzola che veniva da sei sconfitte. Il Lecco è inoltre l’unica squadra della Serie C a non avere mai vinto in trasferta
Meda
Rete: Calì (R) al 41’ s.t.
Renate(3-5-2): Nobile; Spedalieri, Auriletto, Riviera; Mastromonaco, Vassallo (dal 22’ s.t. Calì), Esposito, Bonetti (dal 27’ s.t. Delcarro), Ghezzi; Kolaj (dal 37’ s.t. Di Nolfo), Plescia (dal 22’ s.t. Bocalon). (Ombra, Eleuteri, Gardoni, Anghileri, Marchetti, Siega, Satriano, Mazzaroppi, Pellizzari). All.: Foschi
Lecco(3-4-3): Furlan; Stanga, Battistini, Ferrini; Grassini (dal 21’ s.t. Di Dio), Frigerio (dal 44’ s.t. Anderson), Marino (dal 29’ s.t. Di Gesù), Kritta; Sene (dal 44’ s.t. Kristoffersen), Sipos, Galeandro (dal 21’ s.t. Attys) (Fall, Dalmasso, Marrone Zanellato, Cavalini, Mendoza, Polito). All. Valente
Parziali: 0-0
arbitro: Sfira di Pordenone
note - giornata serena, terreno in buone condizioni; spettatori: 863 circa di cui 474 da Lecco; ammoniti: Ferrini, Kolaj, Stanga. Angoli 9-4. Recuperi 0’ nel 1° t. e 4’ nel 2° t.
Un Lecco in versione “pollo” batte due record consecutivi, in negativo: è l’unica squadra della serie C a non aver mai vinto in trasferta. Persino il quasi retrocesso Taranto è andato a fare tre punti ad Avellino quest’anno…E poi questo Lecco è riuscito nella non facile impresa di rimettere in carreggiata un Renate poco prolifico (9 gol in meno del Lecco), e dopo sei sconfitte lo rianima. Insomma, anche se il pareggio sarebbe stato senza ombra di dubbio il risultato più giusto (soprattutto se ci fosse stato un arbitraggio meno di parte, tutto a favore dei padroni di casa, anche se non scandaloso), il Lecco si complica, come spesso ha fatto in questa stagione, la vita. Entra in campo con una formazione priva del suo leader difensivo Marrone perché diffidato (Valente non lo voleva perdere per la gara contro la Pro Patria). Non mette Attys, tra i tre davanti il più “fromboliere”, per dare spazio a un Galeandro che si impegna e suda la maglietta, ma non è tornato quello di inizio campionato. Mettici poi un pizzico di mala sorte sul tiro di Frigerio che sembrava dentro (missile terra aria dai 25 metri nella ripresa), e, prima, un diagonale mal riuscito a Sene su imboccata di Kritta, e la frittata è fatta. Una partita tutto sommato attenta, giocata con grande intensità e impegno, diventa una gara buttata via per una distrazione finale, 41’ della ripresa, che urla vendetta. Perché il Lecco che si deve salvare si deve anche saper accontentare del punticino che avrebbe creato l’aggancio alla Pro Vercelli e avrebbe mandato le bianche casacche, a ieri, ai play-out. Invece, così, con questa sconfitta, il Lecco si ritrova ancora lì ma soprattutto si è fatto riprendere da una Triestina oramai lanciatissima verso la salvezza.
Detto questo, il Lecco di Valente è altra cosa da quello di Volpe e Baldini, intendiamoci: lotta su ogni pallone, si suda la maglietta, cerca sempre di essere propositivo in ripartenza. Ci si aspettava un altro copione dalla partita di ieri, in verità: Renate chiuso dietro e pronto a ripartire. È andata all’esatto opposto. E per poco al Lecco non andava bene. Peccato però che se giochi una gara tutta difensiva e poi prendi gol in quel modo (in mischia con tutta la difesa schierata), a quattro dalla fine, becchi anche del “pollo”. Comunque sia, questo Lecco è in pista. È una squadra che ha voglia di combattere e, con molta fatica, potrebbe farcela.
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