Calcio / Lecco città
Mercoledì 28 Luglio 2021
Malgrati: «Questo Lecco
mi sta piacendo»
Da capitano a viceallenatore a 38 anni. «È un bel gruppo, formato da ragazzi per bene. Sì, abbiamo perso gente forte. Ma anche i nuovi lo sono»
Prosegue il ritiro bluceleste. Ma se per quasi tutti è uno come tanti in carriera, c’è una persona per la quale quello che anticipa la stagione 2021/2022 ha un sapore del tutto particolare.
Stiamo parlando di Andrea Malgrati, ex capitano del Lecco, che ora ha appeso le scarpette al chiodo. Quelle da giocatore però. Le altre sono ben calzate. Ma servono per dirigere gli ex compagni e nuovi acquisti.
Di sicuro Malgrati non è abituato a questo nuovo ruolo da viceallenatore. Ma ci sta prendendo gusto.
«Si vede il calcio da un’altra angolazione – ammette l’ex capitano - Si notano altre sfaccettature, cambia completamente la prospettiva, la visione. Gli impegni stessi in campo sono diversi: è tutto molto bello, particolare, m devo ancora imparare tanto. Di sicuro, ho smesso di allenarmi come prima».
A Malgrati non mancano le sudate sotto il sole (tranne che in questi ultimi giorni). Era venuto il tempo di smettere, insomma, con il calcio giocato:
«Mi è già venuta la pancia – scherza l’ex difensore centrale bluceleste – Però è vero che non avevo proprio più voglia di mettermi in gioco in questo senso. I ragazzi corrono anche per me. Non mi manca per nulla lo scendere in campo per allenarmi. L’altro giorno i ragazzi correvano sotto il sole con 35 gradi di temperatura; secondo voi potevo invidiarli? E poi a 38 anni mi è parso naturale il passaggio di consegne».
Il gruppo bluceleste, intanto è ancora un work in progress. E non potrebbe essere altrimenti. Malgrati ha però già sensazioni positive: a suo avviso, si sta formando un altro spogliatoio coeso come quello della scorsa stagione. «Si tratta di un gruppo molto bello, da come lo vedo esternamente - commenta - Comunque sono rimasto in contatto anche con il “dentro” dello spogliatoio e mi confermano tutti che è un bel gruppo: si stanno amalgamando bene: sono dei bravi ragazzi, tutta gente “a posto”».
Ci si chiede, anzi i tifosi si chiedono, se dopo aver perso Capogna, Cauz, Bolzoni e Marotta, su tutti, se oltre allo spirito di gruppo ci siano anche gli stessi valori tecnici della passata stagione.
Perché, al di là di com’è finita, è stata comunque una grande annata, con una squadra capace di infiammare la città.
«Io sono soddisfatto - dice Malgrati - Anche se, in prima battuta, non è un problema mia, nel senso che mister Zironelli sa cosa fare. Cercheremo di ottimizzare il gruppo che abbiamo: certo, abbiamo perso Ricky, che era un ottimo giocatore, ma abbiamo acquistato altri giocatori ugualmente forti. Per cui, credo che non soffriremo chi è andato via».
Il dato inoppugnabile, è che adesso il gruppo è molto più giovane rispetto a quello della stagione scorsa: «Tolto me, si è abbassata molto l’età media -scherza ancora un Malgrati in grande spolvero – Siamo ringiovaniti comunque, anche senza di me. E, a parte gli scherzi, si è sposata la linea verde, ma i nostri giovani hanno già nelle gambe diverse partite tra i professionisti e in prima squadra. Sanno già cosa vuol dire giocare con i grandi, per cui non temo nulla, da questo punto di vista».
C’è qualcuno che spicca su altri già in questi primi giorni di ritiro? Malgrati decide di rifugiarsi in corner: «Hanno tutti molta dinamicità e fisicità - risponde - Non c’è qualcuno in particolare che mi ha stupito. È l’omogeneità del gruppo a stupirmi in positivo. Un bel gruppo davvero. E tutti corrono come matti che in ritiro è la prima cosa…».
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