Ben 109 giorni. Tanto è durata l’astinenza dalla vittoria per questo Lecco che rischiava di sprofondare in C senza colpo ferire. Invece la vittoria riporta il Lecco in serie B per questo finale di torneo. La salvezza è diventata ancora più difficile dopo la vittoria della Ternana, ma non è questo il punto. Non si poteva andare avanti nelle ultime cinque di campionato senza manco la speranza di poter sognare. Il pubblico di Lecco, che ieri ha fatto festa grande sugli spalti, non è stupido. Sa che difficilmente la prossima stagione potrà comprare un abbonamento di serie B. Non andrà a Genova, non a Modena, neanche a Como. Ma questo ieri non ha contato nulla. Il pubblico bluceleste ha dimostrato ancora una volta di essere “maturo”. È venuto allo stadio riempiendolo per tre quarti. Ha sofferto e gioito. Ha dimostrato che questa vittoria è solamente l’affermazione di un principio che dovrà ispirare le prossime direzioni societarie: il Lecco in B ci può stare. Alla grande. Il che vuol dire sacrificandosi, lottando fino all’ultima giornata, facendo sempre un tutt’uno tra stadio e squadra. Ma il Lecco che i tifosi vogliono è questo: una squadra che lotta e soffre dal primo al 96’ e che quando vede torti arbitrali come quelli che stanno arrivando (a retrocessione quasi ottenuta, guarda caso), ogni partita, si arrabbia e ruggisce. Ci mandino anche in serie C, al di là dei nostri “meriti” nell’andarci, ma l’orgoglio e la determinazione devono essere quelle di ieri. Alchè tutto può essere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA