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Lunedì 13 Dicembre 2021
Lecco, adesso attenzione
a non illudersi
Anche nel largo successo strappato a Seregno sono di nuovi affiorati limiti di personalità.
Attenzione a non illudersi. Il Lecco ha meritato la vittoria a Seregno. E l’ha meritata nel migliore dei modi: con autorevolezza. Ha segnato quattro gol e ne ha subito solo uno, quando ormai non contava più nulla. E il Seregno “cattivissimo” è scomparso. Non che abbia lesinato di darle e prenderle. Se un merito bisogna dare al Seregno è di averci creduto anche dopo lo 0-3. Se avesse segnato un gol nella prima frazione, sarebbe stata un’altra partita.
Ma con i “se” e i “ma” si fa poco. Come si fa poca strada se ci si illude di aver fatto qualcosa con queste due partite: il Lecco ha scalato la classifica, è vero. Si è tolto di dosso il peso dei 2 punti in 8 partite. E si è scrollato dalle spalle anche il pessimismo cosmico che l’aveva pervaso dopo il periodaccio nero. Ma, detto tutto questo, rimangono i limiti di personalità. È un Lecco volonteroso, capace di sacrificarsi, con ragazzi dal cuore d’oro e i piedi fini. Ma anche a Seregno, pur sul 3-0 è mancata quella personalità che fa la differenza tra una buona e una grande squadra. La personalità di chi, sul 3-0, non si tira indietro, ma se la gioca come sullo 0-0. Cosa fatta nel secondo tempo quando il Seregno era stanco e il Lecco ormai troppo vicino alla meta per non crederci.
È il classico pelo nell’uovo dopo una partita quasi perfetta, ma è anche un qualcosa su cui riflettere per il futuro. Partite del genere non devono essere sprecate per una disattenzione (vedi Sparandeo sul rigore non concesso), o per un mezzo infortunio (vedi la punizione concessa a Cocco dal limite), o, ancora, per il paio di ripartenze concesse e le due palle gol costruite dal Seregno e salvate da Pissardo. Troppo per una gara già decisa dopo 12’. Un monito, in una giornata peraltro da incorniciare. M.Vil.
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