Ionel: «Gioia e orgoglio

per l’A2 del mio Lecco»

Il Lecco è in A2 e per la società è festa grande. Stagione a dir poco emozionante quella vissuta dal sodalizio presieduto dal presidente Elena Ionel, con la prima squadra di serie B partita a fari spenti e capace poi di inanellare una vittoria dopo l’altra sino all’apoteosi di sabato, con il 4-3 rifilato al Palarogeno al Leon Monza, ultima e decisiva giornata del girone A, a coronare lo splendido cammino dei ragazzi di mister Pablo Parrilla.

«È stata una partita molto dura dall’inizio alla fine, il Leon giustamente ha onorato al massimo l’impegno e non ci ha regalato niente, ma così è stato ancora più bello festeggiare la promozione - commenta Ionel -. Faccio i complimenti ai ragazzi per come hanno affrontato questa partita così importante, riuscendo con il passare dei minuti a vincere la tensione e a mostrare splendide giocate che sono sicura avranno entusiasmato tutti i tifosi collegati in diretta sulla nostra pagina Facebook».

Come detto, quella contro i monzesi del Leon è stata solo l’ultima di una lunga serie di successi in questo campionato, chiuso a quota 57 punti con un bottino di 18 vittorie, 3 pareggi e 3 sole sconfitte, per un totale di 124 reti segnate e 67 incassate, secondo miglior attacco dietro si 184 dell’Elledì Fossano e miglior difesa.

«La stagione non è ancora finita, ma al di là di come andrà la Final Eight di Coppa Italia siamo chiaramente più che soddisfatti di quanto ottenuto sinora. La promozione in A2 ci riempie di grande gioia e orgoglio, considerando che non era nei piani di quest’anno. In estate avevamo parlato con mister Parrilla per programmare un’annata di crescita, scegliendo dei ragazzi giovani, ma di qualità, che potessero migliorare ulteriormente con un tecnico preparato come lui. Il mister ha fatto un lavoro straordinario insieme al suo staff, i ragazzi sono stati fantastici nel seguirlo e vittoria dopo vittoria siamo arrivati sino a qui».

Conquistata la A2, categoria che mancava da 6 campionati, ora il Lecco punta a crescere anche sotto altri punti di vista: «Vogliamo guardare al futuro partendo dal settore giovanile, con il progetto Generazione Bluceleste che purtroppo ha subìto un rallentamento legato alla pandemia che non ci ha permesso negli ultimi sei mesi di fare attività con i nostri ragazzi più piccoli. Non appena si potrà ripartiremo anche con loro e legate al brand GenerazioneBluceleste abbiamo in programma delle importanti iniziative che sveleremo già nel corso dei prossimi giorni».