Il Lecco con questo mister
ha davvero pescato il jolly

Sarà anche un allenatore vecchio stile, ma intanto sta tirando fuori il meglio dalla squadra bluceleste.

A Luciano De Paola rimproverano spesso di fare squadre che giocano in modo vecchio. Il 4-4-2, la fase difensiva molto spinta… Sembra di voler parlare di un allenatore anni ’90… E poi vedi partite come quelle di ieri. Dove il Lecco se la gioca con grinta, carattere, ma anche con giocate, aperture, tre gol (e mezzo, con quello in fuorigioco probabilmente regolare di Ganz). Riscopre giocatori come Ganz, li toglie dalla naftalina e li rilancia. Poi scopre Buso. Prima aveva rivitalizzato Petrovic…

Insomma, a De Paola manca solo una cosa: la voglia di fare calcio a tutto tondo tutto l’anno. Lo dice lui stesso: «Io faccio due mesi di ferie, non voglio andare in ritiro». Sembra una battuta, ma non lo è. Ha la figlia negli Usa e vuole andare a trovarla, in estate. Non ha l’età che lo può portare in serie B o A. E lo sa. Deve e può fare bene in serie C. Si diverte, salva le squadre (la stagione scorsa la Pergolettese). E poi se ne va. O, se resta, si diverte fino alla fine. Ma poi è difficile tenerlo.

Perché? Perché a 61 anni suonati vive ancora di grandi emozioni. Salta in panchina, urla, si incavola. E vince. Perché le motivazioni le ha dentro. Non le cerca fuori. Ma come tutti i “cerini”, si infiamma e dura poco. Una stagione. Mezza. Poi va a cercare lo zolfo che lo faccia infiammare ancora altrove. È il suo unico, vero, difetto.

Per il resto il Lecco ha pescato il jolly. Un allenatore che sarà vecchio stile, ma che sa cavare sangue dalle rape. E se le rape, non sono rape, ma tartufi, allora i risultati sono quelli sotto gli occhi di tutti.

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