Il Lecco cerca il bis a Crema
sul campo della Pergolettese

Appuntamento oggi alle ore 15 con un unico obiettivo: fare punti per evitare un finale di campionato carico di tensione

Lecco

Al Voltini di Crema il Lecco scende in campo per continuare il percorso salvezza intrapreso al 95’ di Lecco-Pro Patria. Oggi alle 15 contro la Pergolettese non ci sono alternative: bisogna fare punti, pena un finale di campionato davvero da cardiopalma. Il calendario che attende il Lecco dopo Crema vede la Feralpi ospite al Rigamonti-Ceppi e poi l’Alcione a Milano. Un filotto complicato: in dieci gare i blucelesti incontreranno le prime otto del torneo. Ecco perché fare punti a Crema diventa un imperativo categorico.

«Assolutamente d’accordo – conferma il tecnico bluceleste Federico Valente - Ogni partita ci deve dare una nuova consapevolezza, ci deve dare una sicurezza in più, un’idea comune. È necessario che tutti sappiano, in campo, cosa devono fare i loro compagni. Dobbiamo crescere di partita in partita, indipendentemente da quel che succederà e chi giocherà». Ma quell’«indipendentemente» non è proprio un fattore neutro. Infatti oggi a Crema, contro una squadra in grande salute, il Lecco dovrà fare ancora a meno di Luca Marrone e, forse, anche di Matteo Battistini, alle prese con i dolori all’anca palesati in settimana. Manuel Martic e Manuel Ferrini sono gli unici due titolari sicuri della gara di questo pomeriggio. A giocarsi il terzo posto Luca Stanga, Matteo Battistini e anche Vincenzo Polito. Ma chiaramente se Battistini riuscisse a scendere in campo sarà meglio per tutti, perché la sua esperienza non è facilmente rimpiazzabile.

Attenzione poi ai “gialli”: Martic è in diffida e al prossimo giallo salterà un turno. Come pure Marrone e Polito. Dietro, insomma, il buon mister Valente dovrà inventarsi qualcosa. Invece a centrocampo sembra tutto a posto: Grassini, Marino, Frigerio e Kritta paiono inamovibili e il match winner di sabato scorso, Niccolò Zanellato, invece, dovrebbe partire dalla panchina perché non ha ancora i 90’ nelle gambe. Davanti non ci sarà Mendoza, infortunato da qualche settimana, ma i vari Sene, Sipos, Kristoffersen, Galeandro e Attys dovrebbero essere a disposizione. Va da sé che Sipos è insostituibile e mister Valente deve solo decidere se affiancargli, nel tridente offensivo, un centrocampista offensivo come Attys o una vera punta come Galeandro o Sene. Qualcosa, però, sembra di poter intuire dalle sue parole: «Oramai è chiaro che quando non abbiamo il pallone, in non possesso, dobbiamo essere subito pronti, fin dagli attaccanti, a fare pressing, ad andare a riconquistarlo, a riprendercelo. E quando, invece, siamo in possesso palla dobbiamo andare a fare danni...». Insomma, vuole un Lecco aggressivo, mai passivo, mai attendista. Per cui servono gioDi catori che corrano dal primo all’ultimo minuto: «Fino al centesimo minuto se Pergo occorre – chiosa L l’allenatore italo sul no svizzero - Dovremo oggi correre sempre e dare tanta intensità alla nostra gara». Va da sé che Sene è più combattivo di Galeandro, in questo senso. E anche Attys pare più propenso a buttarsi nella mischia, rispetto al giocatore di Sesto San Giovanni, più avvezzo ad andare a recuperare palloni, a correre per sacrificarsi alla causa. Galeandro è più una punta classica, anche se non disdegna la coralità della manovra, anche in fase di non possesso, e dunque sa cosa deve fare per recuperare il pallone che è all’avversario. Una cosa è certa: il Lecco al Voltini dovrà cercare di evitare i primi minuti di Lecco-Pro Patria e giocare come negli ultimi cinque, quando è stato di una spietatezza incredibile. Il cinismo di chi si deve salvare, oggi, conta più delle qualità tecniche e tattiche.

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