Calcio / Lecco città
Lunedì 29 Marzo 2021
«Il Calcio Lecco cambierà nome
Si chiamerà Paolo Di Nunno Calcio»
l patron bluceleste ha lanciato l’ennesima provocazione tramite un giornale brianzolo. Lo sconcerto dei tifosi.
Ha scatenato la protesta dei tifosi l’ultima “boutade” del presidente Paolo Di Nunno veicolata dai colleghi de “Il Cittadino” di Monza. «Ho avuto un’idea. Il Calcio Lecco 1912 dal prossimo anno cambierà nome e competerà come “Paolo Di Nunno Calcio”». Vera o meno, e non abbiamo dubbi sulla serietà dei colleghi che hanno virgolettato la frase che sarebbe stata pronunciata dall’amministratore delegato bluceleste, il significato è sempre lo stesso: Di Nunno è scontento del mancato apporto di sponsor e industriali lecchesi.
Naturalmente è una provocazione, veramente poco gradita ai tifosi, ma che nasconde un’insofferenza montante contro una Lecco che pare immobile. Di Nunno ha indirettamente ammesso di aver speso circa 10 milioni di euro in tre stagioni, campo in sintetico compreso, e di questi se gliene è rientrato uno da fonti lecchesi (Angelo Battazza si è dato molto da fare), biglietti venduti compresi, è tanto.
Detto questo, Di Nunno deve definitivamente decidere cosa farà “da grande”. Se vuole fare il presidente vincente, deve fregarsene di chi possa arrivare in società, o cercarli anche altrove. Lo ha fatto davvero? Si è affidato, anche per quanto riguarda la campagna di sponsorizzazione, a professionisti del settore?
In quest’anno, poi, chiedere soldi non è facile. Come non lo è stato per lui mantenere tutti gli impegni presi. Di sicuro è un presidente che merita rispetto e che i lecchesi, anzi i tifosi del Lecco, devono ringraziare e ringraziano. Ma la Paolo Di Nunno Calcio in serie B non potrebbe mai andare. La gloriosa Calcio Lecco 1912, sì. Grazie a lui, si spera.
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