Calcio / Lecco città
Mercoledì 10 Novembre 2021
«I giocatori sono tutti
con mister Zironelli»
Gino Di Nunno vuole stemperare il clima e riconosce la buona prestazione contro la Juve U.23. «Ma non possiamo più sbagliare, è l’ora dei risultati».
Ma come? Tanto tuonò che non piovve? Nessun esonero? Per fortuna la passionalità e l’irruenza del patron e amministratore delegato del Lecco Paolo Leonardo Di Nunno, vanno di pari passo con il buon senso. Cacciare mister, secondo e diesse dopo una partita comunque positiva come quella di Alessandria, avrebbe solo dato ancor meno serenità a un ambiente sull’orlo di una crisi di nervi.
Il risultato negativo resta. La prestazione, però, pure. Con il suo strascico di solite polemiche arbitrali. Ma anche con la certezza che la squadra è con il tecnico. Lotta e combatte insieme a lui. E anche se la cosa non può durare a lungo, ovvero non si può perdere contro l’Albinoleffe, il fatto che si sia soprasseduto a dar seguito alle parole del dopo Lecco-Virtus Verona è cosa buona e giusta.
Ma il vicepresidente Gino Di Nunno, figura pacata ma anche estremamente determinata della Calcio Lecco, è chiaro: «Mio padre ha i suoi modi e i suoi tempi nel dire le cose, ma è chiaro che la colpa è di tutti. Bisogna remare tutti dalla stessa parte. Peccato incontrare, in un momento così delicato, una squadra forte come l’Albinoleffe, ma anche loro non sono in un momento bellissimo. Però di sicuro domenica non si può più sbagliare».
Intanto il patron, padre del vicepresidente, resta vigile. Anzi, pronto a dire la sua: «Diciamo che sta alla porta – ammonisce Gino Di Nunno -. Ad Alessandria era tranquillo, ma in questo momento delicato c’è più disappunto per l’ennesima sconfitta. L’abbiamo visto più tranquillo, è vero. Era deluso, ma capisce che i giocatori sono tutti con mister Zironelli. Nessuno gli sta giocando contro. Per cui attende. Ma è chiaro, ripeto, che non si può andare avanti così sul piano dei risultati».
Insomma, Lecco-Albinoleffe è partita da vincere se non a tutti i costi…poco ci manca. Di Nunno Junior, però, è meno tranchant, ma al contempo sicuro che i tre punti potrebbero cambiare le carte in tavola: «C’è solo da stringere i denti e poi, certo, ci vuole un risultato positivo per far cambiare rotta alla squadra. Dobbiamo farci dare una mano dai tifosi e portare a casa i tre punti. E fare meglio anche fuori casa, non solo in casa. Abbiamo fatto solamente tre gol fuori dalle mura amiche. Anche in questo, a parte ogni ragionamento, dobbiamo cambiare. A meno di non pensare che sia sempre frutto del caso o della sfortuna. Ma sappiamo che non è così».
È anche frutto dei cattivi arbitraggi? Su questo Gino Di Nunno è più conciliante: «Non ce l’hanno con noi, però nelle sedi opportune ci siamo lamentati eppure ogni domenica è la stessa cosa. «Siamo la Lega Pro, non siamo l’Aia (associazione italiana arbitri)», ci sentiamo rispondere. Io continuo a pensare che non penso ce l’abbiano con noi, ma poi tutti se ne lavano le mani quando sbagliano. Esigiamo solamente più rispetto. Abbiamo avuto zero rigori a favore nelle prime partite, sarà mai possibile?».
Eppure davanti tra giocatori in recupero e altri che sono in calo di forma, è emergenza. Davvero non c’è la possibilità di vedere qualche rinforzo in questo settore cruciale della squadra? «A gennaio se ci sarà qualche occasione, ma di giocatori importanti, allora penso di sì. Prima però, dobbiamo invertire la rotta».
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