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Sabato 20 Novembre 2021
Ehi Lecco, ti ricordi di Seeber?
«Il Trento è già una bella realtà»
L’attuale ds del club trentino era stato in bluceleste nella stagione 2011-2012. «In attesa di consolidarci in questa categoria, il nostro obiettivo resta sempre la salvezza».
Nel 2011, il 27 ottobre, lasciava il Lecco. Ora lo reincontra, sì, ma da avversario. Si tratta di Werner Seeber che risolse il contratto con l’allora presidente Sergio Invernizzi nella stagione 2011/12, quella della retrocessione in serie D per intenderci (ma Seeber se n’era già andato nei playout persi contro il Mantova).
Ora ritrova il Lecco per una partita che è molto più importante per i blucelesti che per i gialloblù trentini. Ma d’altronde è il direttore generale del centenario delle aquile e cercherà di vincere questo scontro a tutti i costi. Anche perché il Trento è a un solo punto dai blucelesti che stanno vivendo un momento difficile: «Ho sentito qualcosa, ma poi mi sembra che sia tutto rientrato - spiega Seeber -. Il calcio è un po’ così dappertutto, ma non sono dentro alla situazione. Il Lecco è una buona squadra e noi faremo attenzione».
A giugno il presidente gialloblù Mauro Giacca ha chiamato Seeber per dare una nuova impostazione a una società che viene dalla D: «La nostra è una società che da vent’anni non andava in serie C - spiega l’ex ds bluceleste -. Ora ha fatto il grande salto nei professionisti e quindi deve consolidarsi in questa categoria, ma è una società che vuole crescere, è solida, molto inserita nel contesto provinciale. La proprietà è trentina e ci sono tante aziende (ben 33, ndr) del territorio che la sostengono».
La prima città per qualità della vita d’Italia, è in pieno rilancio anche calcistico insomma: «A Trento si sta bene -ammette il ds di Bressanone, classe 1964 -. Ma noi vogliamo innanzitutto salvarci. E poi si vedrà. Le ultime due partite sono state positive, ma venivamo da quattro sconfitte. Un po’ di problemi li abbiamo e dobbiamo cercare di dare continuità al nostro campionato. In attacco abbiamo giocatori validi come il vostro ex Chinellato, Barbuti, Pasquato, Robbiani, Pattarella. Abbiamo un buon attacco, insomma. A centrocampo altri giocatori validi. Una squadra che può arrivare all’obiettivo salvezza».
È dal 2012 che Seeber non incontra il Lecco: «Già. Dopo Lecco sono stato a Bassano per sei anni e poi abbiamo fatto in D il girone adriatico ed è la prima volta dunque che lo rivedo. Anzi, visto l’ho visto: ero venuto a osservare qualche giocatore e a visionare le altre squadre. Emozioni? Sono stato poco, anche se sono stato bene. Ho conosciuto una realtà che sente molto il calcio. Uno stadio molto bello. Mi porto dentro buone sensazioni da Lecco».
E del Lecco attuale cosa sa Seeber? «Conosco più di qualche giocatore. Iocolano l’ho avuto a Bassano e poi lo cedemmo all’Alessandria. Vinse un campionato di C2 e poi andò in finale con il Novara e per lo scontro diretto non fummo promossi. Arrivammo in finale playoff che poi perdemmo. Lui è nato lì, a Bassano, calcisticamente, e lo conosco bene. Fece tanto per il Bassano Virtus. Poi conosco Lora che ha un passato nel Cittadella. Ma direi che li conosco un po’ tutti. In difesa hanno giocatori di nome: Zambataro è stato nel Padova, Celjak ha avuto un passato importante nell’Alessandria. Poi Morosini al Sudtirol si era consacrato. Giudici era nel Monza in quegli anni. Poi Ganz come non conoscerlo? E mister Zironelli lo conosco dai tempi del Chievo, dalle giovanili. Poi io lavorando a Bassano, l’avevo incontrato anche quando lui vinse a Mestre in serie D e poi fece molto bene in serie C».
Una partita difficile, insomma, questa Trento-Lecco di domani: «Questo è fuor di dubbio».
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