Ecco la matricola Lecco

«Umili, ma senza porci limiti»

Ieri il raduno della squadra neopromossa in A2. Rosa rinnovata: soltanto cinque i giocatori rimasti. Il dg Mariuccia: «Tutti raggiunti gli obiettivi di mercato».

Lecco

Il Lecco Calcio a 5 è pronto a stupire anche in serie A2. Nella giornata di ieri ha ufficialmente preso il via la nuova stagione sportiva. A pranzo la squadra è stata ospite del presidente Elena Ionel al Griso, per poi trasferirsi nella sede di Suello per la firma dei contratti e le foto di rito. Spazio infine ai primi esercizi agli ordini di mister Pablo Parrilla e del preparatore atletico Dario Valsecchi, sul campo del Palarogeno, anche quest’anno sede degli incontri casalinghi dei blucelesti stante l’uso del Palataurus come centro vaccinale almeno sino a fine dicembre.

Dopo la straordinaria cavalcata della passata stagione in serie B, sono solo 5 i giocatori rimasti in rosa, ovvero il portiere Davide Minasi e gli elementi di movimento Matias Parrilla, Lorenzo Riccardi, Diego Scarpetta e il nuovo capitano Ivan Hartingh. «È stato un mercato complicato - spiega il direttore generale Marcello Maruccia - perché al contrario di quanto volevamo fare, ci è toccato fare di necessità virtù, nel senso che molti giocatori, o per lavoro o perché si sono trasferiti o perché hanno preferito giocare in altre squadre, non sono più con noi. Con il mister ci siamo messi al lavoro per individuare gli elementi migliori per formare una squadra di fatto nuova e siamo riusciti a centrare tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati». Da segnalare purtroppo l’addio anticipato del giapponese Gaku Miyiazaki, a cui le autorità nipponiche hanno negato il visto poco prima di raggiungere Lecco e che al momento è costretto a rimanere in patria.

Rosa nuova e nuova categoria. Quali gli obiettivi dei blucelesti nella A2 ritrovata dopo 5 anni? «Diciamo che non ci poniamo limiti - risponde Maruccia -. Non mi sento di dare un traguardo preciso. Abbiamo l’umiltà di capire che siamo una matricola in un campionato difficile e in un girone con tanti squadroni. Dobbiamo essere consapevoli della nostra forza e come l’anno scorso, dal puntare a un campionato tranquillo siamo arrivati a vincerlo, per cui mi piace pensare che possiamo arrivare ovunque».

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