Calcio / Lecco città
Giovedì 02 Settembre 2021
«È un Lecco Ganzissimo?
In realtà c’è anche dell’altro»
La dirigenza bluceleste commenta il mercato partendo proprio dall’ultimo botto. Il dg Maiolo: «Grazie a Di Nunno, fatti non parole». Il ds Fracchiolla: «Al Sud l’avrebbero ricoperto d’oro».
Un Lecco Ganzissimo. Un Lecco che quando meno te l’aspetti assesta la zampata giusta. L’Aquila così torna a far volare i sogni dei suoi sostenitori. Rapace come solo Ganz sa essere in area di rigore. Lui e suo padre prima di lui.
Tutto l’ambiente bluceleste è elettrizzato da questo acquisto. In primis Angelo Maiolo, direttore generale bluceleste: «Avete visto e sentito dell’ultimo colpo portato a termine dal direttore sportivo, no? Ha lavorato bene: è riuscito a portare Ganz e non era facile. Ha passato due-tre giorni dove veramente ha faticato. Vorrei ringraziare il nostro presidente per lo sforzo fatto e spero davvero che qualcuno capisca che il presidente (in realtà il patron Paolo Di Nunno e non il figlio Cristian, titolato presidente, ndr), vuol bene al Lecco. Lo dimostrano i fatti, non le parole… Fracchiolla ha svolto un lavoro eccellente. È stato veramente calmo e tranquillo perché ha atteso che i prezzi calassero. Prima non avremmo potuto fare colpi del genere. Ganz è stato pagato bene, certo, ma di sicuro il lavoro fatto da Fracchiolla è stato eccezionale».
Così Domenico Fracchiolla, che ha messo a segno il “gol” più bello della sua breve carriera da direttore sportivo, incassa e ringrazia chi lo ha reso possibile, i Di Nunno: «Volevo ringraziare il presidente per la fiducia di tutta la famiglia Di Nunno. Ganz ha uno score importante. Ma parlare solo lui sarebbe ingiusto: i giocatori e i giovani arrivati, erano impensabili un anno e mezzo fa. Posso solo ringraziare della fiducia che il presidente mi ha dato».
Però Ganz finora è andato bene solo a Como. Sicuri del rendimento futuro della punta ex azzurra? «A Mantova l’anno scorso ha fatto veramente bene - replica piccato Fracchiolla -. La doppia cifra non l’ha fatta solo a Como. È un attaccante di categoria e ha fatto la B. Ci sono dei momenti nel calcio che riesci a prendere qualcuno di importante, e noi l’abbiamo fatto. Ma, ripeto, le operazioni sono state tutte buone, non solo Ganz. Dal rapporto cresciuto con il Monza, a quello con l’Atalanta che deve inorgoglire tutta la società. Anche ieri sera avremmo potuto chiudere un giocatore importante nerazzurro. Chi? Non ve lo dico. Si vuole programmare dando alla possibilità di patrimonializzare i giovani. Anche il Genoa ci è stato vicino… Poi tante telefonate. Abbiamo assunto un’immagine tale da ambire a giocatori diversi dal passato. È frutto del lavoro che ci deve riflettere su dove siamo arrivati senza grandi esborsi economici».
Ma le motivazioni di Ganz? «Ganz ha motivazioni altissime - taglia corto il diesse bluceleste - . Ne avevamo sott’occhio tanti, da Rossi a Finotto, ma Ganz è stata la prima scelta e, insieme, una sorpresa perché volevamo capire le sue reali motivazioni… E appena le abbiamo capite, l’abbiamo caricato in macchina e portato a Cormano a firmare… Anche perché ha rinunciato a tanti soldi per venire a Lecco. Al Sud l’avrebbero ricoperto d’oro…».
Ma Mastroianni era davvero in uscita? «Lui è rimasto per convinzione. Mastroianni è un attaccante di struttura, che ha dato il suo contributo la scorsa stagione e lo darà anche quest’anno. Abbiamo giocatori dalle caratteristiche diverse, per un attacco davvero completo».
Ma qual è stato il vero colpo di mercato, Iocolano o Ganz? E su questo, a livello di difficoltà, Fracchiolla non ha dubbi: «Quella con Iocolano è stata una telenovela. Con Ganz è andato tutto molto più liscio, ma d’altronde sono due cose diverse. Iocolano poi per me è uno dei migliori giocatori della categoria e potrebbe tranquillamente stare in serie B».
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