Calcio, il Lecco ospita il Novara. È caccia disperata alla vittoria

Si gioca domani sera alle 20.30 al Rigamonti-Ceppi. L’allenatore Volpe: «In questi momenti bisogna avere la capacità di guardarsi dentro, di farsi un esame di coscienza»

Lecco-Novara, domani sera alle 20,30, ha un qualcosa di drammatico in sé: la voglia di vincere, diventata disperata, del Lecco. I pericoli che questa voglia nasconde. A partire dall’ansia di doverlo fare a tutti i costi, fino al non sapere cosa aspettarsi da una squadra che sta cambiando completamente volto. Non a caso prima delle parole del mister, oggi, in conferenza, arrivano quelle, lette dall’addetto stampa Giorgio Dusi, del presidente Aniello Aliberti sul silenzio stampa. «Abbiamo scelto il silenzio come forma di rispetto nei confronti di chi, come noi, ha a cuore la calcio Lecco 1912. Dopo sabato abbiamo ritenuto opportuno e necessario chiuderci tutti in un doveroso momento di riflessione».

Poi si comincia. Davanti non c’è solo il Novara, ma le due trasferte a Trieste ed Arzignano: «Sappiamo benissimo dell’importanza della partita di domani - esordisce Gennaro Volpe - quindi pensiamo a una partita alla volta perché bisogna guardare sempre al presente. Sicuramente in questi momenti bisogna avere la capacità di guardarsi dentro, di farsi un esame di coscienza. Vi posso dire con certezza, con fermezza, che sto cercando di fare il mio meglio, che sto cercando di non risparmiarmi, di dedicare ogni goccia di sudore, ogni singolo minuto per questa società, per questa maglia. Sto cercando di trovare delle soluzioni perché poi Lecco è storia, è blasone, è passione e queste sono cose che noi dobbiamo assolutamente preservare. Tutti bisogna prendersi delle responsabilità ed è giusto che sia così. E questo possiamo farlo solo attraverso quello che poi si dimostra sul campo».

Su Lepore, Celjak, in permesso in Croazia, Rocco e gli altri “epurati” Volpe afferma: «Io ho poco da spiegare, sono state fatte delle scelte che vanno accettate e rispettate. La storia rimane, nulla cancella quello che hanno fatto questi giocatori, però si è deciso di fare dei cambiamenti perché... Non potevamo proseguire su questa strada. e si guarda avanti, perché l’unica cosa che conta è il Lecco; nella vita bisogna sempre andare avanti, guardare oltre, perché io penso sempre che nello sport, come nella vita, il fallimento è quando non ci provi, perché se ci provi e fai le cose non potrai mai fallire».

Ma saranno inseriti ancora i nuovi acquisti? Oggi è stato ufficializzato anche Ferrini. «Sì, perché sappiamo benissimo che è un momento particolare, è un momento difficile, però bisogna essere bravi a mantenere la nave anche durante la tempesta. Poi tutto sarà possibile, con lavoro, sacrificio, unità. Però questa nave arriverà in porto, ammaccata, ma ci arriverà». Volpe prosegue: «Io sono sereno, nel senso che sto cercando di fare del mio meglio con tutte le difficoltà del caso, però non voglio assolutamente alibi perché se vi dico che per due mesi mi sono mancati dieci titolari mi dite che mi cerco alibi; io gli alibi non li voglio più. La società non è rimasta ferma, sta prendendo dei giocatori giovani, funzionali, poi chiaramente sta a me farli mettere in condizione più velocemente possibile perché chiaramente sono un allenatore e sono tenuto a portare dei risultati, questo lo so benissimo».

Ma il tecnico bluceleste si toglie anche un sassolino: «La cosa che mi infastidisce è che si parla, soprattutto in questo ambiente, in questo mondo, senza sapere e si giudica senza comprendere, però questo fa parte un po’ del giochino. Io qua sto cercando veramente di fare il massimo perché quando vinco gioisco e quando perdo soffro, soprattutto quando ci tieni a una cosa. Bisogna sempre essere onesti, sinceri, nel giudicare un qualcosa che sappiamo benissimo che è stato compromesso da tante difficoltà oggettive; però di questo non frega niente a nessuno: io mi sto concentrando sulla squadra e sulla partita di domani soprattutto perché sappiamo benissimo che da 1 a 10 il valore che ha la partita di domani sarà 11».

E come la si vince questa gara? «Bisogna guardarsi dentro, bisogna capire che se non mettiamo rabbia, fame, cattiveria, voglia di portare a caso il risultato, voglia di non mollare mai, voglia di rincorrere, voglia di andare oltre l’errore, oltre il gol, oltre lo svantaggio, si farà sempre fatica. I valori che ha questa squadra possono venire fuori, però se non mettiamo prima quella parte lì i valori tecnici diventano quasi inutili».

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