Calcio, Lecco iscritto alla C. Ma la corsa alla B non sarà facile

Ora, oltre a Vicenza, Triestina, Feralpi, Padova, a giocarsi la serie B ci sarà anche il Milan U23

Quel che doveva succedere è successo: la Covisoc, che è la commissione di vigilanza sulle società di serie C, ha detto sì. «In seguito all’osservazione della documentazione depositata dalla Calcio Lecco 1912, in data odierna (ovvero il 10 giugno, ndr) ha concesso ufficialmente al club la Licenza Nazionale ai fini della partecipazione al campionato di Serie C 2024/25».

Insomma, è arrivata l’ufficializzazione sulla quale rimaneva solamente il dubbio legato alla fidejussione prestata da Aniello Aliberti (sulle tempistiche, non sulla solvenza dell’imprenditore), e sulla regolarità della documentazione predisposta dalla società al cui vertice c’è sempre Paolo Leonardo Di Nunno. Dubbi fugati da questa comunicazione ufficiale. Così il Lecco può procedere verso l’allestimento di una squadra dignitosa con la quale affrontare il prossimo torneo. Sempre se sarà risolto il nodo societario.

Ma non mancano le “brutte” notizie. Ora, oltre a Vicenza, Triestina, Feralpi, Padova, a giocarsi la serie B ci sarà anche il Milan U23. Oppure la Juventus Next Gen o l’Atalanta U23. Comunque tre squadre temibili, seppur giovani. Infatti come da copione l’altro giorno sempre la Covisoc ha bocciato l’iscrizione dell’Ancona in LegaPro, per la mancanza della documentazione necessaria a certificare i pagamenti degli emolumenti ai tesserati nei mesi di marzo ed aprile. Così i dorici ora pensano al ricorso, entro oggi, alle 19, al quale, eventualmente, seguirà un secondo parere dell’organo di controllo che dovrà decidere in maniera definitiva entro 24 ore. In teoria, però, l’Ancona di appigli non ne ha e non potrà intraprendere nessuna battaglia legale stile Lecco della scorsa stagione.

Così, secondo quanto riportato da “Calcio e Finanza”, RedBird, ovvero la società proprietaria del Milan, avrebbe in mente di stanziare dodici milioni di euro per il progetto Milan U23. Ad allenare la squadra rossonera in C ci sarebbe Daniele Bon era, già collaboratore tecnico di Pioli e in panchina nell’amichevole post campionato del Milan contro la Roma. Un avversario temibile, con risorse pressochè illimitate, e tanta voglia di far vedere i suoi pezzi migliori nel campionato dei sessanta campanili. Va da sé che arrivare tardi nell’allestimento della squadra, per i blucelesti, sarebbe esiziale. Anche perché i migliori giovani Juventus, Milan e Atalanta, non li daranno più in C ma li schiereranno loro direttamente, valorizzandoli e, nel caso, rivendendoli. Come a dire: gli spazi di manovra sono ancora più risicati per Di Nunno o per chi arriverà dopo di lui.

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