Che ci sia “savoir faire” da parte dell’imprenditore cinese Alex Lin nei confronti della proprietà del Lecco non c’è dubbio. Quasi tutta la famiglia Di Nunno, infatti, era presente all’incontro di San Siro tra l’Inter e il Cagliari (2-2) e il motivo è semplice: erano ospiti dello Skybox del manager di China Telecom nello stadio meneghino. Che questo voglia, però, dire che si è andati avanti con la trattativa, è discutibile. Anzi. La trattativa sembra arenata, o, meglio sprofondata nelle sabbie mobili. Tra le due parti i rapporti sono cordiali ma sembra quasi impossibile che Di Nunno venda all’imprenditore cinese. D’altra parte però, non si è mossa la trattativa con gli americani rappresentati a Lecco dall’imprenditore Marco Belletti. “No news”, insomma, fino a ieri. Il che porta sempre a una domanda, già rivolta a Paolo Di Nunno e la cui risposta è stata decisamente affermativa: “Ma vuole vendere davvero?”. Sembra che stia giocando al rialzo su tutti i piatti. Sia con il cinese che con gli americani. Tanto che i procuratori di alcuni giocatori stanno parlando, come sempre avviene di questi tempi a prescindere dalla categoria nella quale il Lecco giocherà la prossima stagione, con la proprietà e a nessuno di loro è stato detto: “Alt, però forse è meglio che aspettiate chi seguirà dopo di me la società”. I dirigenti della società (che poi sono tutti figli di Di Nunno), non parlano. Non smentiscono e non confermano, ma di sicuro neanche dicono ai procuratori che qualcosa sta cambiando. Strategie di mercato? Semplice riservatezza imprenditoriale? O è un indizio del ripetersi di quanto avvenuto in tutti questi anni dal 2017 in poi? Grandi annunci di vendita, del volersi smarcare, seguiti poi dal nulla di fatto. Che, con tutto questo fumo, non ci sia per niente arrosto? Con Di Nunno, francamente, tutto è possibile. Unica pista che sembra oramai tramontata sembra quella cinese. Ma anche quella americana è vicina alla conclusione, ma non si chiude. Il che, ogni giorno che passa, rende le trattative più difficili. Sicuramente Di Nunno è un osso duro, nel senso imprenditoriale, e che, al di là delle dichiarazioni, non regala niente a nessuno. Ma, come sempre, ci vorrebbe più chiarezza perché ai tifosi oramai questo tiro e molla ha stancato. La parabola della famiglia di Cormano, che ha trovato l’apice nella finale playoff, sembra oramai conclusa, almeno stando al gradimento da parte dei tifosi, mai stato così basso dal 18 giugno dello scorso anno in poi
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