Calcio, Lecco-Feralpisalò: finisce 0-0

Buon punto interno al Rigamonti Ceppi dei blucelesti contro la terza in classifica

Lecco

Buon punto interno per 0-0 al Rigamonti Ceppi del Lecco contro la terza in classifica, la Feralpisalò. Una partita accorta, diligente, di grande grinta e determinazione.

Finalmente un Lecco “tosto”, che sa quel che vuole, che corre e lotta per 95 minuti senza sosta. Un Lecco che con un pizzico di buona sorte in più (vedi palo di Sipos a fine partita), avrebbe anche potuto far suoi i tre punti. Ma, certo, c’è da considerare un mezzo rigore di Matic su Crespi nel primo tempo e, soprattutto, il gol annullato a Crespi per un dubbio fallo di mano al 18’ della ripresa.

Alla fine, al di là delle interpretazioni arbitrali e degli episodi, il pareggio è giusto. Sacrosanto. Una Feralpi più manovriera, terza in classifica, che nonostante le assenze si è data da fare per vincere. Ma dall’altra parte, finalmente, un Lecco davvero combattivo, sempre pronto a ribaltare il fronte difensivo in offensivo. Solamente i troppi errori, le troppe scelte sbagliate, andrebbero corrette, perché è un peccato sprecare così tesori di energia, per un passaggio facile sbagliato, un cross mandato alle stelle, un tiro completamente sballato.

Non si sta parlando di errori che, come in tutti i giochi, capitano. Ma di errori “non provocati”, in situazioni tranquille, dove la concentrazione, oltre alla foga e alla voglia di arrivare, potrebbero aiutare ad ottenere il risultato senza troppi sforzi. Ma basta ricordare il Lecco di Baldini e soprattutto quello di Volpe per rendersi conto che ora si cerca il pelo nell’uovo. Che il Lecco poi non abbia ancora raggiunto la sicurezza di salvarsi, che rischi comunque di perdere ogni partita, che non è sempre costante nella conduzione di gara, è una realtà.

Ma è anche vero, di contro, che il Lecco rischia sempre di vincere ogni partita, che va a folate, ma potenti, che non molla mai. Insomma, tutto e il contrario di tutto. Un Lecco contraddittorio ma mai domo. Prima era un pianto greco. Una squadra che, al primo gol preso, si scioglieva come neve al sole. Che alle prime difficoltà si rintanava in area fino a che non prendeva gol e poi crollava fragorosamente. Merito della rinascita, anche se ancora incompiuta e da perfezionare, è mister Federico Valente che alle parole (quelle le pronunciano tutti nelle sale stampa), ha fatto seguire i fatti.

Una mini striscia positiva che porta i blucelesti a più 4 sulla Triestina (penalizzata dai 4 punti del Tribunale nazionale federale e che ha impattato sulla Pergolettese), e a più tre sulla Pro Vercelli (sconfitta dall’Arzignano in trasferta). Per ora il Lecco è fuori dalla zona play-out. Ma ha bisogno ancora di almeno 9-10 punti per dirsi sicuro. La bella notizia è che anche contro la Feralpi di Diana, una delle squadre più “toste” e coriacee, con la terza miglior difesa del campionato, i blucelesti hanno saputo fare bene, confermando i progressi messi in mostra contro Pro Patria e Pergolettese. Si deve solo fare un passo in avanti: sbagliare meno, essere più cinici. E giovedì alle 20,45 contro l’Alcione c’è un’altra occasione per poterlo fare.

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