Calcio / Lecco città
Domenica 05 Gennaio 2025
Calcio, il 2025 del Lecco parte male: il Trento vince 2-1
Al Rigamonti-Ceppi gli ospiti non lasciano scampo ai blucelesti
Il 2025 inizia come era iniziato il 2024, ovvero male. 5-3 contro il Catanzaro e 1-2 ieri contro il Trento. Corsi e ricorsi storici, visto che in tribuna c’era l’ex bluceleste e giallorosso Nicolò Buso a guardare i suoi ex compagni. Fatto sta che il Lecco con questa sconfitta si inguaia. Si avvicina pericolosamente alla zona play-out e si fa superare per la lotta ai play-off. Insomma, è un Lecco in grandissima difficoltà e che oggi era disperato. Ha dovuto schierare un 2007, Tondi, prodotto del vivaio bluceleste (e questa è l’unica bella notizia), e i tre nuovi acquisti: Vincenzo Polito in difesa dall’inizio, Andrea Marino da inizio secondo tempo e Davide Grassini in corso di ripresa. Ma è la mossa della disperazione quella di mister Gennaro Volpe che non sa davvero più che pesci pigliare.
Il Lecco senza undici possibili titolari, non ha potuto far altro che cercare di giocare con orgoglio, voglia, grinta. E in parte c’è riuscito. Gli errori sui due gol sono evidenti e sono sia di Polito che di Stanga, ma anche, e per due volte, di due giocatori stanchissimi come Giorgio Galli e Franco Lepore. Ma quando non hai cambi possibili, quando metti in campo quel che ti rimane in rosa, cosa si può rimproverare? Solamente un po’ più di precisione, di decisione soprattutto da parte di alcuni “senatori”. Ionita, per esempio, è stato bravo e brillante per un tempo, ma poi è scomparso completamente. Galli è parso stanco fin dall’inizio (e anche su questo particolare, la preparazione sarebbe bello capire tante cose); Lepore è chiaro che può reggere 50-60 minuti, ma è dall’inizio del torneo che è così. Zuberek, che senatore non è, non si è mai praticamente visto. E Tordini dopo una serie di buone partite, non è pervenuto. In fondo, però, pur sapendo delle assenze, non c’erano in campo giocatori che in C non possono giocare, anzi. In qualche caso (vedi Ionita, Lepore, Galli), anche giocatori che hanno fatto la B.
E tra mille difficoltà bisogna anche dare atto a Volpe che vuole di più, anche in questo momento di difficoltà. E di più vogliono anche i tifosi. La conferma di Leon Sipos, al suo ottavo gol, è la nota positiva dopo quella di Tondi, ma non c’è molto altro da salvare. E i tifosi lo hanno dimostrato con una serie di cori finali, per accompagnare sotto la doccia un Lecco che, comunque, tutto tenuto presente, può e deve fare di più. Le attenuanti generiche ci sono, naturalmente. Ma se la squadra esce da un periodo di riposo, da una pausa natalizia, con ancora più infortunati, di chi è la colpa? Come mai non si riesce a recuperare nessuno? Perché non si sa nulla su questi recuperi che diventano oramai mitologici? Insomma. Nessuno obietta sulla voglia della squadra di dare il massimo impegno, ma a volte pare manchino le cose più semplici: trasparenza e spiegazioni. Che in un momento difficile sono l’unica medicina possibile per tenere unito la squadra alla tifoseria.
© RIPRODUZIONE RISERVATA