Calcio / Lecco città
Lunedì 08 Novembre 2021
Allenatore e mercato
La palla a Di Nunno
Il punto della situazione in casa bluceleste dopo la sconfitta con la Juventus U.23.
Il Lecco perde ancora. Immeritatamente. Ma questa non è una consolazione. Anzi. Se una squadra merita e non coglie punti, un problema c’è. Profondo. Perché una squadra debole perde per la sua debolezza. E con tutta probabilità si sa dove operare, dove “aggiustare”, dove intervenire.
In questo Lecco operaio, dove tutti danno l’anima e tutti sono intercambiabili, tranne pochissimi, è più difficile trovare il bandolo della matassa. Viene facile dire in avanti. E sicuramente la mancanza di verve di Iocolano, l’assenza di Tordini, e la solita cifra non altissima di gol segnati da Mastroianni, non aiutano.
Mettici poi la “botta” a Ganz presa in allenamento, e i due “oggetti del mistero” Buso e Reda, e il quadro è completo. Fracchiolla sa cosa fare? Probabilmente molto bene. Ma è ancora Di Nunno a doversi decidere. Al di là se preferisca un altro allenatore e un altro diesse, cosa che prima o poi succederà se si continua a non vincere e a perdere, è intenzionato davvero a mettere ancora mano al portafogli?
Perché a gennaio qualcosa si dovrebbe fare, se non si vuole languire a metà classifica, con rischi anche di sprofondare più giù. I giovani vanno benissimo, ma se intorno hanno vecchi motivati e di qualità. E quelli costano. Inutile insistere sul “limite dei 50mila euro”.
In C quelli buoni davvero costano. Hai già gente di valore tra le tue fila, ma primo non devi spazientirli e, secondo, devi metterli nelle condizioni di pensare che la squadra può migliorare ancora. E, di conseguenza, il loro valore può essere ancor più esaltato. Difficile che Di Nunno lo faccia? Finora ci ha sempre stupiti (spesso in positivo). Vediamo se continuerà a farlo.
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