Sport / Morbegno e bassa valle
Lunedì 02 Luglio 2018
Calcio valtellinese, svolta epocale per frenare il calo di iscrizioni
Campionati di Seconda e Terza categoria “integrati” in un girone unico a 17 squadre. Non sono previste promozioni “a scavalco” per mantenere le differenze acquisite - Non ci saranno playoff e playout
Svolta per certi versi “epocale” per il movimento calcistico di Valtellina e Valchiavenna: sabato mattina, infatti, nel corso della tradizionale riunione di fine stagione delle società affiliate alla delegazione provinciale della Lnd, è stata illustrata la riforma dei campionati provinciali di Seconda e Terza categoria.
Non più due kermesse separate, infatti, ma un campionato “integrato”, con un girone unico a 17 squadre che andrà a comprende sia le formazioni, nove, che avrebbero il diritto di partecipare alla Seconda sia quelle, otto, che, invece, si iscriverebbero alla Terza categoria.
La distinzione tra le due differenti categorie verrà, comunque, per certi versi mantenuta, visto che questa nuova formula non ammetterà promozioni a “scavalco”: sarà infatti la miglior classificata tra le nove squadre che avrebbero avuto diritto a iscriversi in Seconda (Albosaggia Ponchiera, Alto Lario, Bormiese, Dongo, Piantedo, Talamonese, Tiranese, Valchiavenna e Valmalenco) a garantirsi la promozione diretta in Prima categoria, anche qualora non conquistasse il primo posto nella graduatoria del girone unico “integrato” e venisse sopravanzata da una delle società che, invece, avrebbero dovuto giocare la Terza categoria (Ardenno Buglio, Atletico Cosio, Delebio, Livigno, Penta Piateda, Pol.Villa, Prata e Sondalo).
Allo stesso modo, la peggior classificata tra le squadre di Seconda retrocederà formalmente in Terza, anche qualora non occupasse l’ultimo posto della graduatoria del girone unico “integrato”. Viceversa, invece, la squadra di Terza categoria meglio classificata tra quelle partecipanti al campionato acquisirà lo status di formazione di Seconda e dunque, formalmente, una promozione.
Dunque, per fare un esempio concreto, la Talamonese (meglio piazzata in Seconda tra le valtellinesi nella stagione appena conclusa) sarebbe promossa in Prima categoria anche qualora si piazzasse terza nella classifica del girone unico “integrato” se davanti a sé avesse solo formazioni di Terza che non avrebbero diritto al “doppio salto” proprio dalla Terza alla Prima. Questa nuova formula, poi, non prevede, al termine della regular-season, la disputa né dei playoff, né dei playout.
«Otto squadre - ha sottolineato il delegato provinciale Daniele Croce - sono “insignificanti” e non possiamo rivendicare un campionato autonomo di Terza. La soluzione del girone unico “integrato” è invece dignitosa, garantisce la nostra autonomia organizzativa, ci “rimette in sella” e non va a ledere gli interessi delle squadre delle delegazioni limitrofe. Tra l’altro il girone unico “integrato” ci permetterà di valutare meglio date e lunghezza della pausa invernale e garantire a tutte le squadre partecipanti uniformità proprio relativamente alla preparazione invernale». Questa svolta è stata determinata dalla diminuzione delle squadre pronte ad affrontare i campionati (la Pontese non si iscriverà in Seconda, Val Masino, Sondriese e seconda squadra del Berbenno non giocheranno in Terza), dopo che già nella stagione appena andata in archivio la delegazione provinciale di Sondrio aveva ottenuto l’autorizzazione a dar vita a un girone di Seconda a 14 e non a 16 squadre.
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