
( foto Menegazzo)
Calcio, lo sfogo di Bertani
«Sto pagando io per tutti»
L’attaccante squalificato nella vicenda calcio scommesse, parla a La Provincia di Lecco, dopo la mancata concessione della grazia: «Avevo solo chiesto di poter lavorare con una famiglia alle spalle. Ormai a 33 anni è difficile pensare ancora a giocare fra due anni. Il mio grazie va a Daniele Bizzozero». - L’intervista per intero su La Provincia di Lecco in edicola giovedì 23 ottobre.
Lecco
Cristian Bertani è stanco. Affranto. L’attaccante che da questa estate si allena con il Lecco, e in attesa di grazia per la vicende calcio scommesse, si è sempre dichiarato innocente. Non ha mai parlato contro nessuno. Mai ha patteggiato. Ma con la mancata concessione della grazia gli hanno tolto non solo il pallone dai piedi, ma anche la cosa più importante: il lavoro e la voglia di andare avanti.
Addio al Calcio?
«Penso di sì. Purtroppo è un mondo talmente complesso, quello della giustizia sportiva, che non si riesce mai a venirne a capo. Sinceramente, dopo due anni e mezzo di battaglie di ogni tipo per far emergere la verità, sono veramente stanco. Soprattutto perché vado a chiedere, più che la grazia e la revisione dei processi, il diritto al lavoro. Io che chiedo di poter lavorare per poter portare a casa uno stipendio per la mia famiglia, i miei figli, mi vedo passare davanti gente che ammazza, che commette reati di ogni tipo. C’è un’unica persona che devo ringraziare, Daniele Bizzozero. Ha messo tempo, lavoro e soldi per aiutarmi a portare a galla la verità. Di sicuro in questo contesto qualcuno la doveva pagare un po’ per tutti. Hanno trovato un giocatore che conoscevano in tanti ma non era importante. Non succede nulla se si danno quattro anni a Bertani... Toccare giocatori più importanti sarebbe stato molto più complesso...».
L’intervista per intervista su La Provincia di Lecco in edicola giovedì 23 ottobre.
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