Sport / Lecco città
Domenica 26 Maggio 2013
Calcio, parla capitan Andrea Rota
«ll Lecco deve muoversi in fretta»
«Generalmente le squadre che vogliono fare un campionato di vertice si muovono adesso. Soprattutto per i giovani migliori delle varie "Primavera". E se vogliamo tenere i giovani che hanno fatto bene da noi, dobbiamo comunque muoverci perchè le richiesta sono pressanti. Se non fai proposte ai ragazzi, diventa difficile poi trattenerli ancora». Parla così il capitano del Lecco Andrea Rota sulla situazione di stallo in casa Lecco.
«Mai avrei pensato di chiudere così bene l'annata - spiega Rota -. Peccato per l'infortunio (due costole rotte, n.d.r.), che il 1° novembre si è trascinato per almeno tre mesi: ha intaccato le mie prime qualità, corsa e resistenza. Ma la chiusura è stata indimenticabile, tra le 100 presenze (diventate poi 104, n.d.r.) e i playoff mi hanno appagato».
Adesso però si pensa al futuro. Rota cosa vuol fare? La risposta è umile e schietta. «Sono molto realistico. Alla mia età, a 37 anni, si vive alla giornata. Ma è chiaro che farei di tutto per finire la carriera a Lecco, in bluceleste. Penso di essere importante in campo ma anche fuori. Conosco l'ambiente e darei tutto per migliorarlo. Di sicuro giocherò almeno un altro anno. Oggi non so dove».
Nessuno sa dove, purtroppo: «È un problema - ammette il centrocampista bluceleste -. I riferimenti di tutto l'anno, ovvero Paolo Cesana e il presidente della Cento Bluceleste Antonio Rusconi, non sanno dirci nulla per ora. Generalmente le squadre che vogliono fare un campionato di vertice si muovono adesso. Soprattutto per i giovani migliori delle varie "Primavera". E se vogliamo tenere i giovani che hanno fatto bene da noi, dobbiamo comunque muoverci perchè le richiesta sono pressanti. Se non fai proposte ai ragazzi, diventa difficile poi trattenerli ancora».
L'intera intervista sull'edizione de La Provincia di Lecco di domenica 26 maggio
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