Clamoroso al Cibali, come disse Sandro Ciotti il 4 giugno 1961 quando il Catania battè l’Inter. Tra l’imprenditore cinese Alex Lin e quello americano Jamie Welch, spunta “mister X”, che poi tanto “X” non sarebbe.
Dalle voci raccolte si tratterebbe di Aniello Aliberti, cugino dell’ex presidente della Salernitana dal 1994 fino al fallimento del 2005. Da gennaio 2020, ricopre la carica di Presidente Nazionale dell’associazione “Elettromedicali & Servizi integrati” di Confindustria Dispositivi Medici. Inoltre, a dicembre 2023 è stato nominato vicepresidente con delega a “Sviluppo industriale” di Confindustria Dispositivi Medici. Imprenditore che ha base e residenza nella bergamasca e che è stato vicepresidente della Lega Calcio. Incerto, però, è il suo ruolo nelle trattative che si stanno intersecando a Cormano. Potrebbe viaggiare da solo (ne ha tutte le capacità economiche) oppure essere un “supporto” alla trattativa intavolata da Alex Lin che ieri dalle 11 fino al primo pomeriggio è stato a colloquio con Paolo Di Nunno, vero attore protagonista di questo “drammone” calcistico all’italiana, ma in salsa sino-americana. La trattativa in questione ieri pomeriggio era data per molto vicina alla chiusura, ma non andiamo oltre finché non vedremo dichiarazioni ufficiali, documenti ufficiali e ufficialità concrete.
Le voci si stanno rincorrendo e non si sa quali dicano il vero e quali no visto che sono tutte di parte. Sicuramente Aliberti è un nome importante dell’imprenditoria però alcuni lo danno interessato per l’intero pacchetto azionario bluceleste, mentre altri per un solo trenta per cento, proprio in ausilio di Lin, il manager cinese di China Telecom che, tra l’altro, ha messo sul piatto, come già confermato al nostro taccuino anche dal sindaco Mauro Gattinoni, altri interessi tutti lecchesi. Parole magiche? In primis lo stadio e poi il centro sportivo del Bione. E ci sarebbe una spiegazione anche di tipo geopolitica all’interesse cinese sul ramo orientale del Lario: contrastare quello americano sul ramo occidentale. Insomma, siamo quasi ai contorni dell’intrigo internazionale. Ma dopo le trattative di ieri, oggi finalmente si dovrebbe sapere qualcosa di definitivo in un senso o nell’altro.
Intanto sui social impazzano le critiche all’imprenditore cinese, ancor prima che concluda, per la presunta collaborazione con Daniele Bizzozero. E il collaboratore del manager di China Telecom, Fabrizio Citterio, sempre sui social, risponde che Bizzozero non avrà, nel caso di acquisizione, nessuna carica ufficiale né ufficiosa nella dirigenza bluceleste. È vero però che Bizzozero e Lin si conoscono bene e l’ex presidente del Lecco che lasciò, per i suoi ben noti guai giudiziari, la piazza bluceleste in mano a Meregalli che poi la portò al fallimento, difficilmente resterebbe lontano da Lecco. Insomma, anche su queste cose, se sarà davvero Lin a fare il “closing” ci vorrà estrema chiarezza e trasparenza.
Due parole che i tifosi del Lecco stanchi (ma purtroppo avvezzi), a tanti “balli in maschera” del passato, vogliono avere scolpite nella roccia.
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