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Martedì 10 Aprile 2012
Calcio Lecco, Modica ci crede
«Sono certo che non sia finita»
«Non è finita. Ne sono convinto, non lo dico per dovere d'ufficio. Anche se ora diventa un problema il richiamo della squadra a livello psicologico. Ai ragazzi chiedo una prova d'orgoglio». Questo dice il mister bluceleste Giacomo Modica sul futuro della Calcio Lecco.
Se le colpe, in questi casi, sono da spartire tra tutti e undici i giocatori (riserve e mister compresi), è anche vero che a far soffrire di più il tecnico siciliano è la difesa. Anzi, la fase difensiva. Non solo i singoli protagonisti della linea a quattro arretrata, insomma. Difesa sotto accusa?
«Si mette a nudo un discorso difensivo - spiega mister Modica - , ma quando hai tutta la squadra schierata a protezione della tua porta, come avvenuto contro il Rimini, non è un problema di difesa, ma di concentrazione. Come a Montichiari. Se gli avversari vanno in gol su manovra, capisci che ci sono anche gli altri che fanno belle cose. Se invece segnano così, il problema è solo la concentrazione».
Ma allora è proprio finita? «Non è finita. Ne sono convinto, non lo dico per dovere d'ufficio. Anche se ora diventa un problema il richiamo della squadra a livello psicologico. Soprattutto si deve riprendere la voglia di rialzare la testa e di tirare fuori tutto quel che si ha. Lo dobbiamo a noi stessi, al rispetto che portiamo ai presidenti, alla gente... Bisogna chiudere con dignità e con il massimo di quel che possiamo dare in questo mese. Sono quattro partite e quel che verrà verrà. Ma bisogna essere consapevoli di dover combattere fino alla fine. Ai ragazzi chiedo una prova d'orgoglio».
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