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Martedì 19 Giugno 2012
Calcio Lecco e le comproprietà
Il bomber Fabbro resta in bilico
Entro venerdì 22 la Calcio Lecco dovrà definire le comproprietà in Lega Pro. Due i giocatori che sono in comproprietà, attualmente, al Lecco. Ivan Merli Sala con il Chieco e soprattutto il bomber Filippo Fabbro con la Spal. Una situazione delicata e intricata. Intanto la Calcio Lecco spa, il portiere Giuseppe Aprea e il dirigente Giovanni Gandin sono stati chiamati a presenziare il 5 luglio all'udienza che li vede imputati in merito al deferimento proposto dalla Procura Federale in merito alla gara di campionato Savona-Lecco dello scorso 22 aprile.
Uno è Ivan Merli Sala, difensore in comproprietà con la squadra veronese del Chievo, arrivato a gennaio. E l'altro è il bomber Filippo Fabbro, la cui metà venne strappata con abilità dall'allora direttore Werner Seeber alla Spal, ottenendo anche il diritto al tesseramento per la prossima stagione.
Il problema è che questi due giocatori, come quasi tutti gli altri, corrono il rischio di accasarsi dove vogliono senza fruttare un soldo alla Calcio Lecco. Questo a causa della retrocessione in serie D. Il Chievo e la Spal basta che facciano una proposta di almeno 1.000 euro per aggiudicarsi i due giocatori. Salvo una controfferta del Lecco che poi dovrebbe "solo" convincere i giocatori a rimanere, visto che il loro contratto è decaduto, dopo la retrocessione.
Intanto la Calcio Lecco spa, il portiere Giuseppe Aprea e il dirigente Giovanni Gandin sono stati chiamati a presenziare all'udienza che li vede imputati in merito al deferimento proposto dalla Procura Federale in merito alla gara di campionato Savona-Lecco dello scorso 22 aprile.
In via Po' sede della Figc (federazione italiana gioco calcio), a Roma, il 5 luglio alle 15,30, l'avvocato Laura Delle Donne per la società e per il dirigente Gandin, come pure l'avvocato Eduardo Chiacchio per il portiere Giuseppe Aprea cercheranno di smontare l'ipotesi accusatoria portata innanzi alla Commissione Disciplinare Nazionale.
Servizi sull'edizione de La Provincia di Lecco di martedì 19 giugno.
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