Ci sono Milan e Rubin Kazan nel curriculum di Valerio Brandi, il nuovo centrocampista centrale del Sondrio.
Nel Milan ha fatto l’intera trafila del settore giovanile, in Russia ha giocato nella squadra B, ma sicuramente aver indossato la maglia di queste due prestigiose società è un bel biglietto da visita per il centrocampista, 23 anni,, che nell’ultima stagione aveva giocato in C1 nella Tritium.
È un fedelissimo di mister Bertani e questo spiega anche il perché abbia scelto di retrocedere in Eccellenza. Il direttore tecnico del Sondrio l’ha allenato nelle giovanili del Milan, a Pizzighettone, nella Tritium. Quella sondriese è la loro quarta avventura insieme.
«La conoscenza col mister ovviamente è stata determinante per la scelta di venire a Sondrio.- spiega la mezzala di San Donato Milanese-. Lui mi ha parlato molto bene sia del presidente Mostacchi sia della società. I 17 luglio la Tritium è fallita e noi ci siamo ritrovati senza squadra. Bertani è stato il primo a contattarmi con proposte serie. Ho accettato volentieri perché non è facile trovare società solide in questo momento».
Dalla società bergamasca non giunge solo, ma accompagnato da Aaron Martinelli e da uno fra Simone Bertani e Paleari (che sono i due portieri in lizza per difendere la porta sondriese il prossimo anno).
Lui li conosce bene ce li presenta: « Martinelli è un esterno di destra, in prevalenza terzino, che ha vinto la serie D e la C2 con la Tritium e ha ottenuto due salvezze in C1. Lo scorso anno ha totalizzato una trentina di presenze. È un’assoluta garanzia, va su e giù per la fascia, instancabile e molto bravo anche nella marcatura. Con Simone Bertani (figlio del mister, a Sondrio raggiungerebbe i fratelli Mattia e Jacopo oltre al babbo) ho giocato a Pizzighettone. È molto reattivo e forte fra i pali: ci ha salvato più di una partita. Paleari ha giocato con me lo scorso anno nella Tritium , ha un anno in meno di Simone, ma è più fisicato. È migliorato parecchio lo scorso anno come personalità». Brandi è uno studente di scienze motorie e da settembre abiterà nel capoluogo. In campo lo vedremo in questa maniera: « Sono un tipo alla Mascherano, mi piace pressare e occuparmi della regia». Sondrio è distante da Milano, ma sempre più vicina a casa della Russia.
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