Sport / Oggiono e Brianza
Martedì 20 Giugno 2017
Bonanomi, questa è sfortuna
A Le Mans rompe dopo mezz’ora
Alla 24 ore francese il pilota di Colle Brianza era nell’equipaggio del team di Colin Kolles
Non è certo andata come avrebbe voluto, la 24 Ore di Le Mans per il lecchese Marco Bonanomi chiamato dal Team di Colin Kolles a gareggiare nella 85° edizione della gara di endurance francese.
E così dopo il podio (terzo assoluto) conquistato con Audi E-Tron nell’anno del debutto (2012) Marco Bonanomi quest’anno in squadra con Oliver Webb, Dominic Krahiamer alla guida della Nissan Nismo Cml nella categoria Lmp1 è costretto alla resa dopo mezz’ora di gara. Un problema meccanico ha fermato la vettura giapponese che tanto bene aveva fatto in qualifica conquistando il sesto tempo assoluto accrescendo così le speranze del team che aveva chiamato il lecchese di Colle Brianza come uno dei tre piloti a cui affidare la Nissan Nismo Cml numero 4. Non va dimenticato che questa vettura era l’unica nel lotto dei partenti della categoria più importante proprio la Lmp1 a non avere l’ausilio del motore elettrico che dà una spinta in più al motore termico. Un boccone amaro per Bonanomi, ma già essere tra i piloti presenti a Le Mans è una vetrina importante anche perché non dimentichiamo che il trentaduenne lecchese è alla quarta presenza alla 24 Ore, gara nella quale ha ottenuto un terzo e un nono posto, a cui si aggiunge con l’azienda del gruppo Volkswagen un ritiro dovuto a un incidente, nel quale il lecchese era stato tamponato.
A tutto questo va aggiunto il ritiro di domenica per problemi al motore della vettura del Team By Kolles. Siamo riusciti a chiamare Marco Bonanomi per sapere di più sulla sua 24 Ore di Le Mans. « L’unico vero problema era il motore che già durante le prove aveva manifestato di essere fragile. Mi spiace moltissimo per i meccanici che hanno fatto miracoli per rendere competitiva la Nissan Nismo Cml trovando in quel motore oltre 750 cavalli, ma purtroppo quello che nessuno voleva si è verificato la rottura del propulsore. Sicuramente la squadra messa in pista dal patron Colin Kolles (che ha voluto personalmente Bonanomi) era una bella formazione. Avremmo potuto fare una gara a testa alta pur essendo un team privato che si confrontava con le squadre ufficiali».
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