Sport / Lecco città
Domenica 01 Febbraio 2015
Bizzozero si confessa
«Lecco, grande gruppo»
Il patron loda la squadra: «Niente prime donne, c’è lo spirito giusto, e bisogna stare concentrati» - E come premio una pizza e poi tutti in discoteca
Il “rompete le righe” di venerdì sera in casa del Lecco è stato di quelli gioiosi. La squadra si è ritrovata in pizzeria, con tutti i dirigenti, e poi ha fatto due salti in discoteca, a Vertemate con Minoprio, all’Albert Club.
Un piccolo premio per riconoscere l’ottimo andamento della scorsa settimana (tre partite, tre vittorie), e per lanciarsi con rinnovato entusiasmo nella rincorsa al Castiglione e al Seregno.
Sempre che il Lecco impari a non faticare con le piccole. Perché con le grandi, finora, ha sempre fatto bene. «Abbiamo sempre faticato con le piccole, è vero. Ma dobbiamo imparare a mantenere sempre la giusta concentrazione. Ho perso un campionato a Seregno contro il Chieri già retrocesso alla penultima giornata. Loro, non so perché, erano molto “stimolati” a voler vincere. Ma noi siamo entrati in campo troppo “molli”. Da allora ho imparato la lezione» sottolinea intervenendo il patron dei blucelesti Daniele Bizzozero.
Ieri mattina i blucelesti si sono allenati ancora. Staranno fermi oggi e domani. Martedì la ripresa per quello che, per Bizzozero, deve essere un finale in crescendo rossiniano.
«Ne ho avuto la riprova l’altra sera in pizzeria e poi in discoteca. Mancavano solo gli influenzati Di Gioia, Aldeghi, Romano e Di Stefano. Dei vecchi non ne mancava uno. Da Baldo che ha ripreso ad allenarsi a Capogna, un “casinista”. Il gruppo c’è ed è un grande gruppo. È arrivato questo nuovo giocatore, Joelson, e l’hanno accolto come fosse uno da sempre con loro».
“Bizzo” non si trattiene: «Forse è dato dal fatto che ascolto tutti; dal fatto che i vecchi hanno la testa e la sanno adoperare. Non abbiamo gli Osvaldo o i Cassano della situazione… Non c’è la prima donna. Abbiamo il miglior centrocampo in categoria, questo sì, e abbiamo fatto il doppio dei punti fatti all’andata l’anno scorso. C’è lo spirito giusto, l’ambiente giusto, la gente torna allo stadio. C’è un clima molto più disteso… E poi visto quanto successo con il Seregno, penso che anche il Castiglione possa “mollare” prima o poi».
L’intera intervista su La Provincia di Lecco di domenica 1 febbraio
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