Sport / Lecco città
Venerdì 22 Dicembre 2017
Bignotti, l’asso nella manica
della formazione bluceleste
Da lui mister Delpiano si attende tanto, può migliorare anche il suo apporto in fase offensiva - «Per me questo è un buon campionato: il nostro spogliatoio è molto unito, potrà essere l’arma vincente»
Enrico Bignotti di Manerba del Garda (Brescia), classe 1992, 25 anni è un po’ la croce e la delizia dei suoi tifosi. Fisicamente forte, veloce, tecnicamente capace, fa quasi tutto bene. Fino ai venti metri è fortissimo. “Strappa”, dribbla, tira… Ma arrivato al limite dell’area spesso si perde. Il che è un peccato, visto le sue doti. Anche il suo record di gol (7 con la Pro Piacenza in serie D), è lontano. Per ora ha segnato un gol allo Scanzorosciate, peraltro decisivo. Ma Bignotti è uno che esce alla distanza. Ha sempre fatto meglio nei suoi gironi di ritorno. È lui, tra gli altri, l’asso nella manica di mister Alessio Delpiano. Per ora si è “limitato” a fare l’assist-man, ad “aprire” le difese avversarie. Se non segna lui, fa segnare gli altri.
«Due-tre rigori che non mi hanno fischiato clamorosi, un gol ingiustamente annullato:però è vero. Negli ultimi venti metri dovrei fare di più. Ma tendo tanto a tornare, a fare la fase difensiva. Se stessi fermo dopo la metà campo ed è più facile poi essere lucido». Alla fine, un buon girone d’andata: «Per me questo è un buon campionato. Il rendimento è stato in linea con le mie aspettative, ma posso fare di più. Come la squadra, d’altronde: siamo partiti in maniera disastrosa, nessuno riusciva a esprimersi. Ne abbiamo parlato molto, c’era nervosismo e per fortuna abbiamo svoltato. Tutti insieme. Io posso fare meglio e tutti possono fare meglio. Questo qualcosa in più dovrà saltare fuori».
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