Sport / Sondrio e cintura
Mercoledì 02 Dicembre 2015
Biciclub in festa . Serata di gala
con i campioni
Invitati, all’appuntamento annuale proposto dal Bici club Berbenno, due campioni della disciplina: la lecchese Barbara Guarischi, campionessa del mondo a squadre, medaglia d’oro a Richmond 2015 e Andrea Bagioli (di Lanzada), campione italiano allievi 2015.
Serata di simpatia ciclistica venerdì sera al caffè Traversi di Berbenno. Invitati, all’appuntamento annuale proposto dal Bici club Berbenno, sodalizio del presidente Paolo Curtoni, due campioni della disciplina: la lecchese Barbara Guarischi, campionessa del mondo a squadre, medaglia d’oro a Richmond 2015 e Andrea Bagioli (di Lanzada), campione italiano allievi 2015.
Dopo il benvenuto delle autorità, tra cui gli amministratori locali, Marco Negrini assessore allo sport della Provincia e Michele Imparato presidente Fci di Sondrio entrambi i ragazzi (accompagnati dai genitori) hanno commentato i rispettivi filmati proposti dal Bici club con le principali tappe della loro carriera.
Sono seguite domande, curiosità, regali; il tutto in un clima decisamente familiare che ha impressionato molto positivamente Barbara Guarischi (ragazza acqua, sapone e ...ciuffo ribelle biondo): «Bellissima questa serata, verrei qui cento volte: parli con tutti, sei amica di tutti, bevi, scherzi e – ride – alla bici ci pensiamo domani» andando all’attacco del fornitissimo “giro” di torte casalinghe.
Una campionessa, Barbara, cresciuta attraversando momenti belli e, molti di più, bui. «Non mi reputo una fortunata: ho faticato tanto per essere dove sono e sicuramente dovrò farlo ancora tanto per arrivare dove voglio. Ho intrapreso questa disciplina perché ho vicino persone che mi fanno capire che il ciclismo è vita»
«Ho imparato a cavarmela, a soffrire, a stringere i denti; quante volte sono andata a letto a piangere (non lo nascondo) e ho imparato a gioire ;quando alzo le braccia al cielo per una vittoria penso a tutti questi momenti e sgorga l’urlo del Giro d’Italia (passato ai posteri). La bicicletta ti insegna a vivere, se la sai prendere nel modo giusto. Adesso speriamo nel mondiale del prossimo anno».
Un sogno di Barbara? «Entrare nei Nas, un sogno che ho fin da bambina o anche personal trainer. Però: non so cosa farò domani, figuriamoci tra un anno...». Che poi sono di più: ha solo 25 anni.
Andrea Bagioli, pur avendo solo 16 di anni, è un ragazzo sempre con i piedi per terra, come ha sottolineato uno spettatore; quando sei sui pedali, però, non ce n’è per nessuno.
Sorriso: «Diciamo di sì, la stagione è andata piuttosto bene e sarà da ripetere pure per il prossimo anno, ma speriamo di fare anche meglio. In vista adesso c’è il passaggio di categoria, la juniores e di società, al Canturino; sinceramente ce la metterò tutta per passare poi tra i professionisti, anche se adesso ho da pensare alla scuola (frequento l’Itis a Sondrio). Sarà comunque molto dura, lo so, ma vediamo come andremo. Sì è vero che nei filmati proiettati s’è visto che quando spingevo sui pedali non ce n’era più per nessuno, ma nei filmati appare tutto molto più facile che nella realtà – si schermisce il ragazzo – e andando avanti sarà sempre più impegnativa, ma ce la metterò tutta».
Paolo Curtoni, il Presidente del Bici club Berbenno ha concluso: «è bello sentire e vedere questi ragazzi, la sicurezza che hanno, l’aver già capito, così giovani, cos’è la vita, non solo lo sport. Parlare con queste generazioni (un po’ distanti dalle nostre) e vedere che la pensano un po’ come noi... è una grande soddisfazione».
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