Asm 70 Morbegno senza Zambelli e Crippa: una rosa tutta da ricostruire

Dopo la svolta in società con il cambio del presidente e dell’allenatore la Pezzini inizia a gettare le basi per il futuro. Il nuovo tecnico Christian Ronconi cercherà di valorizzare i giovani, una delle prime mosse dell’Asm 70 Morbegno sarà di integrare alcuni giocatori che nell’ultimo anno hanno disputato il campionato Under 18.

La partenza di Federico Zambelli non sarà semplice da colmare, considerando l’apporto costante che il play di Ballabio ha garantito ai gialloneri nella passata stagione. Pedina determinante degli schemi tattici di coach Busi, uomo decisivo in diverse partite e momenti in cui la palla scottava grazie alle sue accelerazioni a tutto campo e ai suoi preziosi assist. Zambelli il prossimo anno giocherà con l’Enginux Calolziocorte, con tutta probabilità quindi la sua strada si incrocerà con quella dei suoi ex compagni nello stesso girone di serie C silver. La rosa giallonera inoltre dovrà sopperire alla mancanza di Riccardo Crippa, il centro lecchese che è arrivato in soccorso del team morbegnese nella seconda parte del campionato precedente, che per motivi di studio non farà parte dell’organico della prossima stagione. Un altro lungo che non sarà disponibile per parecchi mesi è Paolo Pontiggia, alle prese con il grave infortunio al ginocchio rimediato durante le fasi finali della scorsa stagione.

Dovrà operarsi e i tempi di recupero stimati saranno decisamente lunghi. Uno dei primi tasselli in entrata per la società morbegnese, guidata dal nuovo presidente Sandro Nava, sarà un centro. Ronconi ha spiegato la situazione attuale: «Per il reparto lunghi ci troviamo un po’ scoperti. Al momento non abbiamo nessuna idea, ma presto ci muoveremo per risolvere queste mancanze.

Per quanto riguarda i giovani: Del Barba, Gottari, Broggi e Vaninetti si aggregheranno quasi certamente alla prima squadra». Il neo allenatore della Pezzini ha voluto precisare: «Tutti i giocatori presenti in rosa lo scorso anno hanno dato la propria disponibilità a rimanere e questa è un’ottima base di partenza».