Arianna Fontana raddoppia: allo short track si aggiunge lo speed skating

Fontana no limits. Non conosce limiti e non si accontenta di essere la regina indiscussa del mondo dello short track Arianna Fontana che a 496 giorni dal via dei Giochi di Milano Cortina 2026 via social ha annunciato il suo nuovo progetto; quello di intervallare lo short track allo speed skating.

Dopo esser diventata l’italiana più vincente nella storia dei Giochi Olimpici, per la portabandiera di Pyeongchang 2018 si aprono altri scenari, o meglio l’ovale ghiacciato si allunga dai 111,12 metri dello short track ai 400 metri della pista lunga. Laddove i gradi degli angoli di inclinazione sul ghiaccio si modificano la velocità aumenta. Discipline cugine sulla carta, a livello tecnico le due specialità non hanno molto a cui spartire. In apparenza potrebbe sembrare ma per gli addetti ai lavori le pattinate e quindi la potenza, la frequenza, la resistenza la destrezza e la tecnica in genera cambiano così come la tattica di gara e pure i pattini che sono totalmente diversi.

La nostra valtellinese di Polaggia con i suoi undici podi a cinque cerchi da Torino 2006 a oggi sempre nello short track, in vista della nuova stagione alza di nuovo la sua personale asticella motivazionale, tentando di partecipare ai giochi di casa in due discipline differenti: “Non sarò in gara a Montreal - la tappa inaugurale del circuito di coppa del mondo 25 al 27 ottobre- per la prima tappa del World Tour di short track, ma impegnata a Inzell (Germania) per provare a qualificarmi per la squadra italiana di speed skating - ha spiegato sui social la classe 1990 bronzo nei 1000 metri ai recenti mondiali dello scorso mese di marzo -. Non vedo l’ora che inizi questa stagione. Sono stata lontana dalle competizioni per troppo tempo e non vedo l’ora di tornare sulla pista nella seconda tappa dello short track a Salt Lake City.” Tappa che si svolgerà dal 1° al 3 novembre negli Stati Uniti.

Un percorso molto ambizioso oltre che fortemente faticoso, che Arianna come sempre seguita a livello tecnico dal marito Antonhy Lobello, già iniziato con allenamenti mirati in questi anni, anche se non è mai riuscita ad avere continuità per i diversi problemi logistici che ci sono stati nell’ultimo periodo. L’iter è, comunque, partito e per l’ufficialità manca solo l’ultimo incontro con Federazione e CONI per definire il tutto. Ma la Fontana ci crede, volendo seguire l’esempio di una delle pochissime atlete riuscite a fare l’una e l’altra cosa allo stesso tempo, ovvero la neerlandese Jorien ter Mors(andata a medaglia a Pyeongchang sia nella 3000m staffetta femminile di short track che nella 1000m di speed skating).

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