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Martedì 25 Novembre 2014
Annuncio sfida
«’Ndrangheta
Un nuovo capo
a Natale»
Il locale di Calolzio - Parla un uomo dei clan: «Non ci sconfiggeranno mai»
«Sono fatto così e così - recita il messaggino - Mi riconoscerà, sono il classico “calabrotto”. Ci vediamo alle dieci, così le racconto un po’ di cose». Per esempio? «Per esempio che i rimpiazzi per i locali di Calolziocorte, di Cermenate e di Fino Mornascosaranno decisi in Calabria la sera di Natale, subito dopo la messa di mezzanotte. È la tradizione. Si cena con la famiglia, si va in chiesa e poi ci si mette al lavoro. Li sceglieranno tre rappresentanti per ciascuno dei mandamenti di Reggio, della costa Ionica e della Piana di Gioia Tauro, naturalmente assieme agli aspromontani. La ’ndrangheta conserva i suoi riti da più di due secoli, e non sarà certo un’operazione di polizia a spaventare gli uomini d’onore».
Intervista a un uomo d’onore, che, a una settimana dagli arresti di Insubria, accetta di raccontare l’onorata società dal di dentro, oltre che dall’alto dei suoi anni di carcere duro, scontati - dopo l’operazione dei “Fiori di San Vito” - tra Opera, Vibo Valentia e Poggio reale, «l’inferno dei vivi».
Smentisce, Antonio, tutti i cliché più triti sul crimine organizzato calabrese, sul semi analfabetismo e “mammasantissima”.
Due pagine su La Provincia di Lecco di martedì 25 novembre
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