Sport / Sondrio e cintura
Sabato 14 Gennaio 2017
Amadori ci ripensa. Rimane al Sondrio. «Qui fino a maggio»
Il portiere si allena già con la squadra. «È come se non fossi mai neanche andato via». Lapadula: «Con lui possiamo andare ai playoff»
Per un Davide Amadori che se n’è andato, un Davide Amadori è arrivato. Il superportiere del Sondrio Calcio che a fine dicembre aveva salutato i biancazzurri ne è, da oggi, ritornato a farne parte.
«Oggi firmiamo con la società – ha detto Amadori – per giocare col Sondrio fino a fine campionato, a maggio». In realtà già giovedì sera il numero uno si è allenato coi nuovi-vecchi compagni e contro il MapelloBonate di domani garantisce di essere tra i pali sondriesi. «Sono qua con lo stesso spirito – ha continuato Davide Amadori - di quando ero arrivato (otto presenze fa, fine ottobre), come se non fossi mai andato via. Giovedì mi sono allenato e ho rivisto la squadra, a parte il fatto che abbiamo continuato a sentirci, con loro, per tutto questo mese; ci siamo anche visti, non ci siamo praticamente mai persi. Comunque è stato bello ritrovarsi sul terreno assieme. Vorrei inoltre ringraziare tutti coloro che mi hanno mandato messaggi in questo periodo e, promesso, ci vediamo presto». Ricordiamo che i biancazzurri sono attesi a due trasferte di seguito, domani 15, ore 14,30, sul Comunale di Mapello e sabato 21, ore 15, a Villa d’Almè; bisognerà attendere il 29 gennaio, ore 14,30, per la partita interna con la Rivoltana.
Per un Davide che para, ce n’è un altro che fa “sfracelli” davanti, Davide Lapadula, 15 presenze, 10 gol, una doppietta contro il Luciano Manara il 16 ottobre. «Le due partite che ci aspettano, secondo me - ha detto bomber Lapadula -, “diranno” del campionato che farà il Sondrio. Saranno due partite difficili, ma per me ce le possiamo giocare tutte e adesso, anche con la conferma di Amadori tra i pali, penso proprio che possiamo puntare ad arrivare ai playoff.
La squadra si è rinforzata con l’arrivo di Pontiggia e la conferma di Amadori; ci siamo tirati fuori alla grande dal periodo difficile (che ci ha accompagnati a inizio stagione) con questi sei/sette ultimi risultati utili consecutivi; dobbiamo proseguire su questa marcia che abbiamo acquisito dopo Crema». Per la verità le prestazioni al Sondrio non sono mai mancate, ma all’inizio girava “storta” a dirla proprio tutta: un nonnulla e si vanificava tutta una partita. Adesso il gruppo è sì più compatto, più amalgamato; ha pagato lo scotto del nuovo collettivo a inizio campionato, ma ha lavorato (e lo fa tuttora) duro; con Amadori dietro si è più sicuri (senza nulla togliere ai due giovani portierini Lassi e Foppoli che si sono dovuti sciroppare inesperienza e partite) e questo ha fatto sì che i “tre punti” arrivassero più puntualmente ad alimentare sorrisi in casa del presidente Oriano Mostacchi.
«Cammino importante – ha concluso Davide Lapadula – e il bello di questo Sondrio è che siamo un gruppo molto unito, non ci sono prime donne, abbiamo voglia, “fame” e vogliamo dare il massimo. Peccato, se proprio vogliamo, che ci sia stato questo stop natalizio, perché forse avremmo potuto continuare a portare a casa ancora qualche risultato “sull’onda” di quell’euforia “montata”, così invece si è “spezzato” il ritmo, se vogliamo, ma... ricominciamo»! Come cantava Adriano Pappalardo nel 1979.
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