Triathlon cross, Michele Bonacina campione del mondo

Michele Bonacina, classe ’96 di Dolzago, ha vinto in Australia i Mondiali di triathlon cross. Per lui nuovo prestigioso successo internazionale in quella che ormai da qualche anno è diventata la sua specialità preferita e che lo aveva già visto salire sul gradino più alto del podio agli Europei disputati la scorsa estate a Riva del Garda. Trasferta a Townsville che resterà a lungo impressa nel cuore e nella mente dell’Azzurro lecchese, portacolori del Valdigne Triathlon, che corona nel migliore dei modi un’estate a dir poco problematica per via di vari problemi fisici. Solo i grandi campioni sanno rialzarsi dalle cadute e quando lo fanno così in fretta significa che la stoffa è davvero tanta.

La gara australiana proponeva una prima frazione a nuoto di 1000 metri, seconda in mountain bike di 20,5 km e ultima a piedi di 6. Per Bonacina vittoria tagliando il traguardo in 1h26’23” e rifilando quasi 5’ al 2° classificato, il neozelandese Sam Osborne, 1h28’12” il suo tempo. Bronzo per l’australiano Benjamin Forbes in 1h28’32”. «Sono contento, è andata veramente bene» commenta emozionato nel post gara. Sulla gara in sè, Michele ha sfruttato meno del solito la prima frazione a nuoto, suo punto di forza, completata in 12’37”: «A nuoto ho fatto più fatica del previsto a causa delle molte onde nell’oceano causate dalla giornata ventosa. Siamo usciti in quattro davanti agli altri, poi in bici siamo rimasti in tre». Ed è a questo punto che Bonacina ha piazzato l’allungo poi risultato decisivo per mettersi l’oro al collo, con un parziale nella frazione di 48’55”: «A metà io e il ceco Lukas Kocar abbiamo alzato il ritmo facendo un buco tra noi e gli inseguitori. Lui poi ha avuto una foratura alla bici e mi sono trovato da solo, cercando di spingere il più possibile perché sapevo che chi mi stava inseguendo avrebbe poi corso più forte di me a piedi». Michele è bravo a sfruttare l’occasione e nei tre giri da 2 km a piedi riesce anche ad aumentare il vantaggio completandoli in 23’40”: «Avevo 30” su Forbes che poi ha chiuso terzo e più di un minuto su Osborne, sono riuscito a correre bene, forzando soprattutto nel primo giro per vedere come avrebbero risposto. Poi quando ho capito che avevo un vantaggio sufficiente ho cercato di godermi l’ultimo chilometro, anche perché era molto caratteristico correndo sulla spiaggia».

Vittoria dal sapore decisamente dolce: «L’inizio di stagione è stata caratterizzato da un infortunio che ha condizionato tutto il periodo estivo perché non potevo allenarmi come volevo e in gara sentivo che facevo fatica. Ultimamente le cose sono andate migliorando, settimana scorsa in Repubblica Ceca ho conquistati due ottimi quarti posti e ora mi godo questo titolo mondiale». Giovedì Michele sarà nuovamente in gara nella gara di duathlon che alterna corsa a piedi e in mountain bike. Senza la frazione a nuoto le speranze di podio del lecchese sono decisamente meno, ma, sulle ali dell’entusiasmo, Michele è pronto a stupire anche stavolta

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